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preghiera

Ai consumatori piace soffrire

Camillo Langone

Dopo lunghe polemiche e ricerche avevo trovato una lavanderia disposta a farsi pagare alla consegna, ma pure questa ha improvvisamente richiesto il pagamento anticipato. Perché dovrei credere in un mercato condizionato da gente che gode a essere angariata?

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Gli amici liberisti perdonino il mio scetticismo globale: pur credendo poco nello Stato non credo molto nemmeno nel mercato. Sarà che conosco il masochismo inesausto delle masse. Il mercato dovrebbe dare il suo meglio quando i consumatori agiscono in modo razionale. Ma se ai consumatori piace soffrire come la mettiamo? Io vivo sequestrato in un mercato in cui la maggioranza fa sempre le scelte peggiori, e il prezzo di queste scelte devo pagarlo anch’io. Non mi riferisco qui ai costi assurdi di benzina e bollette, frutto di scelte ideologiche scervellate del popolo sovrano. Mi riferisco ai piccoli masochismi della vita quotidiana, dove al posto dell’ideologia c’è il piacere di umiliarsi. Mi riferisco, ad esempio, al pagamento anticipato delle lavanderie. Dopo lunghe polemiche e ricerche avevo trovato una lavanderia disposta a farsi pagare alla consegna, ma pure questa ha improvvisamente richiesto il pagamento anticipato. La signora è cascata male, mi sono ripreso le giacche posate sul bancone e sono uscito senza salutare. Se gli altri clienti facessero lo stesso nel giro di una settimana la lavanderia chiuderebbe o cambierebbe metodo: perché non avviene? Perché tutti accettano? Per un gusto quasi erotico della sottomissione? E io perché dovrei credere in un mercato condizionato da consumatori che godono a essere angariati?
 

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