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preghiera

Sant'Antonio, benedici Giovanni Gasparro

Camillo Langone

Gioisco alla notizia dell'inaugurazione della pala d'altare che ti raffigura. Opera di un artista che fa vedere il Signore anche a noi che non siamo Santi

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Sant’Antonio da Padova, benedici il tuo pittore Giovanni Gasparro e benedici me che gioisco alla notizia dell’inaugurazione di domani, nella chiesa di Sant’Ambrogio a Lugano, della pala d’altare che ti raffigura. Dipinta per l’appunto dal Gran Gasparro, il campione della nuova arte sacra. La tua pala è l’eccezione alla regola dell’apostasia, è il ripristino dell’iconografica cattolica nella Svizzera italiana. Per decenni, dopo il Concilio Vaticano II, nelle chiese si distrussero le immagini. Nella chiesa di Lugano, per dire, nei Sessanta o Settanta venne collocato un quadro che avrebbe dovuto rappresentarti e che invece risultava incomprensibile, aniconico ovvero acristiano. Ora al suo posto c’è il quadro di Gasparro e dunque ci sei tu e c’è il Bambin Gesù che nel 1231 ti apparve a Camposampiero. Sant’Antonio da Padova, tu che dicesti “Video Dominum meum” (Vedo il mio Signore), benedici il pittore che fa vedere il nostro Signore anche a noi che non siamo Santi, a noi che siamo incerti e miopi.

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