Uno screen dal video di Drake "Way 2 Sexy" 

preghiera

Video hip hop che strabordano differenza sessuale, antidoto al genderismo

Camillo Langone

“Skate” di Bruno Mars, “Way 2 Sexy” di Drake, “Opps” di Wiz Khalifa... Le statuette coloniali anni Trenta e i video musicali anni Venti hanno qualcosa di simile, chi l’avrebbe mai detto, ed è l’immagine di una femminilità gaudente e accogliente

Che i cancellatori della cultura non si accorgano della graziosissima statuetta anni Trenta esposta oggi ad Antiquaria Padova: “L’Abissina (la favorita del coloniale)”, ceramica di Sandro Vacchetti per Manifattura Lenci.

 “L’Abissina (la favorita del coloniale)”, ceramica di Sandro Vacchetti per Manifattura Lenci (foto di Camillo Langone)

Che i cancellatori della cultura (intendo qui per cultura la Bibbia: “Maschio e femmina li creò”) non riescano a soffocare la differenza sessuale che in questi anni Venti ancora straborda dai video musicali di tanti afroamericani e mi riferisco, in crescendo erotico, a “Skate” di Bruno Mars e Anderson Paak, “Way 2 Sexy” di Drake, “Opps” di Wiz Khalifa, e da qui attenzione, se li avessi girati io rischierei grosso, “Lifestyle” di Tyga (un tipo dai nervi benissimo protesi, vedasi anche il precedente “Make it nasty”), “Back 2 back” di Hatti Phay e “Hotel room” dei Do or die... Le statuette coloniali anni Trenta e i video musicali anni Venti hanno qualcosa di simile, chi l’avrebbe mai detto, ed è l’immagine di una femminilità gaudente e accogliente: come se l’Africa (intesa in senso lato) fosse un antidoto al femminismo, al tetro genderismo cancellatore della differenza uomo-donna.

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).