Manifestazione a supporto delle donne afghane in Spagna (Ansa) 

preghiera

"Dobbiamo" fare qualcosa per l'Afghanistan? Parlate per voi!

Camillo Langone

Facciamo già pochissimo per le persone che amiamo, e ci sono esagitati convinti di poter salvare dal divano intere nazioni. Ma se non possiamo nemmeno togliere dalle tasse la percentuale per le missioni militari all’estero

Uso la vicenda afghana per esercitarmi nell’arte della discriminazione. Prima identifico e poi evito gli esagitati che non fanno che parlare di Afghanistan. In particolare gli esagitatissimi secondo i quali dobbiamo fare qualcosa. In generale scanso tutti coloro che utilizzano, in qualsivoglia contesto, la prima persona plurale: parla per te! Figuriamoci stavolta che quel noi presume responsabilità enormi, da respingere risolutamente: sull’Afghanistan mi dichiaro del tutto irresponsabile, nemmeno potevo togliere dalle tasse la percentuale per le missioni militari all’estero… Io faccio pochissimo, e me ne dolgo, per le pochissime persone che amo. Faccio troppo poco perfino per la persona che amo di più: me stesso. E non credo che gli esagitati di cui sopra siano in condizioni molto diverse, penso che anche loro siano più o meno inadempienti verso famigliari e amici. Quand’è l’ultima volta che sei andato a trovare la zia? Non sai che per lei sarebbe un conforto? E il vecchio vicino di casa che vive da solo? Sicuro che non abbia bisogno? E tu da quel tuo divano vorresti salvare vaste nazioni, interi popoli? Ma cos’hai nel cervello? Soltanto post e tweet? Chiamatemi Camillo l’isolazionista.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).