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Cosa dice Vicenza sul lusso italiano

Vicenza è la città del Palladio che fu grande studioso di Vitruvio, l’architetto della triade firmitas-utilitas-venustas: che i produttori italiani del lusso oltre alla venustas pensino alla firmitas, senza la quale non c’è molta utilitas

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Nei giorni di VicenzaOro sono in provincia di Vicenza, per altri motivi. In fiera non ci vado perché ho appena scoperto un sito fantastico, Collector Square, dove si vendono beni di lusso usati per uso investimento: gioielli, orologi, borse. Ogni categoria è preceduta da un elenco di 11 modelli iconici, quelli che più mantengono il loro valore nel tempo. Fra gli orologi nessun modello iconico è italiano. Fra i gioielli un solo modello iconico è italiano, l’anello Bulgari B.Zero1 (a parte che Bulgari è un marchio del gruppo francese LVMH). Anche fra le borse un solo modello iconico è italiano, la Fendi Peekaboo (a parte che pure Fendi è un marchio del gruppo francese LVMH).

 

Vicenza è la città del Palladio che fu grande studioso di Vitruvio, l’architetto della triade firmitas-utilitas-venustas: che i produttori italiani del lusso oltre alla venustas pensino alla firmitas, senza la quale non c’è molta utilitas (il bene che costa migliaia di euri quando lo compri e pochi spiccioli se lo rivendi non è vero lusso, è vero danno).

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