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Perché i lettori di Costanza Miriano sono migliori dei miei

Camillo Langone

Parola di Dio, preghiera, confessione, eucaristia, digiuno, sono gli ingredienti della ricetta contenuta nel nuovo libro della scrittrice

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I miei libri sono insuperabili però, devo ammetterlo, i lettori di Costanza Miriano sono migliori dei miei. Specie di quelli della mia ultima antologia di poesia. Perché le antologie di poesia vengono lette da poeti o aspiranti tali, dunque da egoisti (a volte divini, secondo la definizione che Vittorio Sereni diede di Attilio Bertolucci, più spesso piccini, comunque sempre egoisti). Mentre i libri di Costanza sono letti in buona parte da madri o aspiranti tali, dunque da persone altruiste, orientate a dare la vita. Anche per questo, non solo per il mio compiaciuto dandysmo, non ho fatto presentazioni di “Come sei bella” e invece farò una presentazione di “Si salvi chi vuole. Manuale di imperfezione spirituale” (Sonzogno). Parola di Dio, preghiera, confessione, eucaristia, digiuno, sono gli ingredienti della ricetta contenuta nel libro. Che tali pratiche garantiscano salvezza eterna si può credere come pure non credere. Ma nessuno dubiti che rendano le persone un po’ meno prigioniere di sé stesse, un po’ meno cattive.

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