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Clint Eastwood mi ha convinto, voterò Trump

Camillo Langone
Clint, mi hai convinto, voterò Donald. Come ai bei tempi hai sparato e hai fatto centro: alle prossime elezioni americane si vota sulla libertà di espressione.
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Clint, mi hai convinto, voterò Donald. Come ai bei tempi hai sparato e hai fatto centro: alle prossime elezioni americane si vota sulla libertà di espressione. E non sui programmi che anche negli Usa valgono poco più di quello di Virginia Raggi. Tu hai scelto Trump per battere la “generazione pussy, le timorose fighette: questo non si può dire, questo non si può fare, tutto è proibito. Altrimenti piovono accuse di razzismo”. Io essendo uno scrittore non posso fare altrimenti, e me ne frego della volgarità del candidato repubblicano: non sarà mai volgare quanto un censore, quanto uno di quelli che vogliono leggi contro l’omofobia o l’islamofobia per togliere alle persone anche il diritto di avere paura. Io li disprezzo gli scrittori, i giornalisti, gli artisti che votano per farsi applicare la museruola (disprezzo quasi tutti, dunque). Mi hai convinto, Clint: voterò Donald e la libertà di portare una 44 Magnum e di dire figa.
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