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Siano lodati Fabio Rovazzi, Alvaro Soler e Justin Timberlake

Camillo Langone
Siano lodati Fabio Rovazzi, Alvaro Soler e Justin Timberlake. Sono loro con le loro canzoni estive a fare estate di questo luglio che altrimenti somiglierebbe troppo all’autunno della nostra Europa e all’inverno del nostro sconforto
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Siano lodati Fabio Rovazzi, Alvaro Soler e Justin Timberlake. Sono loro con le loro canzoni estive a fare estate di questo luglio che altrimenti somiglierebbe troppo all’autunno della nostra Europa e all’inverno del nostro sconforto. Anche se Rovazzi qualche sospetto me lo induce: perché sboccia acqua minerale anziché Lambrusco di Sorbara? Non capisco. Dance, dance, dance, canta Justin insieme ai suoi lavoratori americani. Mira, Sofia, canta Alvaro circondato di corpi cubani. I loro brani sono il riposo del guerriero, il sogno di un amore universale, la fine della vergogna, l’amicizia intergenerazionale (a Trani ho ballato “Andiamo a comandare” con un bambino), la realizzazione quanto meno video della profezia di Isaia: “Il lupo dimorerà insieme con l’agnello”. Finché c’è tormentone c’è speranza.
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