PUBBLICITÁ

Il tifoso che infetta la società e sputtana la nazione

Camillo Langone
Una volta i tifosi erano semplicemente dei malati. Finché non uscivano dai loro lazzaretti, dalle loro curve sud, danneggiavano solo se stessi. E anche quando sciamavano fuori dagli stadi di solito si accapigliavano con altri malati ossia i tifosi di altre città. Problemi loro. Adesso il tifoso oltre che malato è ammalante.
PUBBLICITÁ
Una volta i tifosi erano semplicemente dei malati. Finché non uscivano dai loro lazzaretti, dalle loro curve sud, danneggiavano solo se stessi. E anche quando sciamavano fuori dagli stadi di solito si accapigliavano con altri malati ossia i tifosi di altre città. Problemi loro. Adesso il tifoso oltre che malato è ammalante. Infetta la società. Sputtana la nazione. Perché qui si va oltre il tradizionale servilismo del Francia o Spagna purché se magna. I tifosi dell’Inter cinesizzato non magneranno un bel niente anzi saranno loro a dar da mangiare alla nuova proprietà (senza spettatori una società di calcio non vale nulla). Col loro cieco buttarsi via daranno al mondo in generale e alla Cina in particolare l’idea che l’Italia si possa comprare dalle cantine al tetto e che si possa comprare con poco. Alimenteranno, i tifosi dell’Inter (forse pure quelli del Milan ma non ho capito bene), la convinzione che le passioni degli italiani siano in vendita come corpi sulle tangenziali. Il tifo era una malattia dell’appartenenza, oggi è una forma del tradimento e io prego che la profezia di Michea si avveri presto: “Di tutti i suoi idoli farò scempio, perché li ha messi insieme a prezzo di prostituzione”.
Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ