la strana coppia

I rapporti fra Cateno De Luca e Letizia Moratti per una lista insieme alle Europee

Simone Canettieri

L'ex sindaco di Messina, macchina di consensi in Sicilia, e la candidata del Terzo Polo alle regionali in Lombardia si parlano, si fanno cortesie politiche e pensano a un futuro insieme. L’obiettivo è arrivare a Strasburgo e Bruxelles

Cateno chiama, Letizia risponde. E la strana coppia della politica italiana inizia a prendere forma. L’obiettivo? Costruire una lista insieme in vista delle prossime Europee. Lui è Cateno De Luca, detto “Scateno” per i modi spettinati e urlati, 500 mila voti alle ultime regionali in Sicilia (otto consiglieri eletti) e addirittura due parlamentari risultati vittoriosi nei collegi uninominali di Camera e Senato: è a capo del movimento “Sud chiama Nord”. Lei è Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti: un curriculum lungo come la muraglia cinese, milanese in purezza, candidata al Pirellone senza particolare fortuna  con il Terzo polo (9 per cento, 320mila voti, subito freddezza post elettorale con Renzi & Calenda che l’avevano sostenuta, e nemmeno un seggio per sé in consiglio).

Visti da fuori, per storie personali e approcci, i due non avrebbero nulla da dirsi. E invece qualcosa si muove: si parlano, si fanno cortesie politiche e pensano a un futuro insieme. De Luca, già sindaco di Messina, ha riunito lo scorso fine settimana a Roma trentadue movimenti civici provenienti da diciotto regioni diverse. All’hotel St. Martin erano presenti oltre trecento partecipanti, tutti su invito poiché l’ingresso non era pubblico. Tra i presenti – avvistata anche l’ex viceministra prima del M5s poi dimaiana Laura Castelli –  Ivan Rota, consigliere regionale in Lombardia eletto con la lista di Letizia Moratti. Attenzioni da contraccambiare.

 

Già durante la campagna elettorale per le regionali in Lombardia, Cateno De Luca era volato a Milano per partecipare a un’iniziativa di donna Letizia. Il tutto immortalato con foto di rito e immancabile post sui social. Moratti dopo l’ultima sconfitta ha fatto capire che vuole continuare a fare politica. Da qui il rapporto con De Luca, tipo abbastanza focoso con punte pittoresche, ma macchina di consensi in Sicilia e mire sul resto del sud. Adesso in molti sembrano cercarlo. Da destra a sinistra. Tutto fa brodo. Ecco perché pensa alle Europee con una certa Letizia.
 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.