Il ritratto

Chi è Giulia Lupo, la grillina vicina a Taverna che vuole sputare addosso ai traditori

Simone Canettieri

Da ex hostess di Alitalia è stata nominata responsabile del Movimento di Conte per le politiche del trasporto aereo.  E' una fedelissima della vicepresidente del Senato. Domenica lo show in assemblea contro i colleghi dubbiosi

La chiamano "la senatrice volante". Perché in quanto ex hostess di Alitalia Giulia Lupo si è sempre occupata delle politiche del trasporto aereo nazionale per il M5s. Lupo, ragusana di 44 anni ma eletta nel 2018 nel Lazio, è l'esponente grillina che ieri in assemblea ha attaccato i colleghi pronti a votare la fiducia a Mario Draghi con un'immagine abbastanza forte: "Ci sono sputi che non vengono restituiti dallo specchio, ma che potrebbero arrivare da noi". Ce l'aveva con "i tiratori scelti" del suo partito, alludendo forse ai franchi tiratori.

Lupo è il braccio armato di Paola Taverna, la pasionaria del Quarticciolo da quattro anni vicepresidente del Senato. Sono amiche, si consigliano, capita di incontrarle sempre insieme nei corridoi di Palazzo Madama. Con Giuseppe Conte alla guida del M5s è diventata membro del Comitato per le Infrastrutture e mobilità sostenibile del partito. In qualità di assistente di volo ha sempre cercato di convincere nei governi precedenti i vari ministri ai Trasporti a sposare il suo piano per il salvataggio di Alitalia. "Sì, la Lupo pensava di salvare la compagnia i bandiera da sola: fortuntamente nessuno l'ha mai presa sul serio". 

Ha un passione per tutto ciò che si agita nel cielo, che siano sputi o aerei poco importa. Fu proprio la senatrice Lupo  ad accompagnare i ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, durante il governo gialloverde, a fare la passerella  sull' "Air force Renzi".  Nel 2020 - come raccontato dal quotidiano La Verità - fu protagonista di un incidente con l'auto del padre: il mezzo non era assicurato. La settimana scorsa in Senato mentre festeggiava il non voto al decreto Aiuti è stata avvicinata dal senatore, ex M5s, Lele Dessì: "Giulia, non ti preoccupare un piatto di pasta per te a casa mia ci sarà sempre". E lei sicura gli ha risposto: "Ho sempre lavorato, non ho problemi". Adesso però la senatrice volante è alle prese con l'ultima sfida: uscire dal governo innaffiando i traditori di ignominia.  

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.