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festa dell'innovazione

Giovannini: "Il Pnrr aiuterà l'automotive a superare lo stop a diesel e benzina"

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile sul palco del teatro Goldoni a Venezia: "Dobbiamo portare in Italia la produzione dei mezzi non inquinanti"

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Appalti, semplificazioni, grandi opere, transizione energetica nella mobilità. Sono i temi di cui ha parlato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini dal palco della Festa del Foglio. 

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"Semplificazioni? Preferisco chiamarle reingegnerizzazioni. Non si tratta di saltare un passaggio. Quello che noi abbiamo fatto è ripensare il processo nel suo complesso, per esempio mettendo in parallelo i passaggi. Abbandoniamo questa idea della semplificazione, abbiamo bisogno di cambiare profondamente il modo di realizzare le opere e il Pnrr è il banco di prova", ha detto il ministro. 

 

Quanto alla mobilità e al voto espresso dal Parlamento europeo mercoledì sul divieto di vendere auto diesel e benzina nel 2035, il ministro ha detto che si tratta di "una sfida molto complessa, ma dobbiamo dotare il nostro paese delle capacità di vincerla". "Pensiamo alle moto", ha continuato Giovannini: "In Italia abbiamo tra i più grandi produttori di moto al mondo, ma è un settore che finora non ha investito sull'elettrico al contrario di molti altri paesi. Non parliamo solo di emissioni climalteranti: abbiamo 50mila morti premature l'anno soprattutto nelle nostre città e in alcune aree del paese per l'inquinamneto, siamo in infrazione europea, i due grandi inquinanti sono il trasporto e il riscaldamento. Questo - ha concluso il ministro - ci fa capire che la scelta che abbiamo davanti non è solo economica è anche sociale e ambientali e rispetta il nuovo principio che abbiamo inserito in Costituzione".

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"Anche grazie al Pnrr stiamo spingendo la sostituzione di mezzi inquinanti con mezzi non inquinanti e l'Italia ha una grande possibilità di creare o di attirare sul nostro paese aziende a produrli qui", ha aggiunto. "Con gli investimenti sulla connessione delle ferrovie con gli aeroporti ed i porti e nelle zone retroportuali speriamo di agganciare il reshoring, ovvero riportare le imprese in Europa e possibilmente in Italia".

 

"Nei prossimi anni dobbiamo buttare 50 mila autobus che oggi importiamo - ha ricordato Giovannini - abbiamo messo nel Pnrr risorse per favorire la filiera nazionale e nella legge di bilancio, abbiamo introdotto un fondo che fa riferimento al nostro ministero di 2 miliardi di euro sulla mobilità sostenibile, con i decreti di inizio anno abbiamo messo un miliardo l'anno da qui al 2030 per l'automobile con interventi dal lato domanda e lato offerta, un impegno tardivo rispetto ad altri Paesi ma molto rilevante".

"La scelta che abbiamo fatto è quella di non usare tutti i fondi per stimolare l'acquisto di automobili ma di lasciare una quota consistente per aiutare la riconversione del settore", ha concluso il ministro.

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