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Sull'Ucraina l'Anpi ha deciso da che parte stare: "La colpa è dell'occidente"

Redazione

L'Associazione nazionale partigiani parla di "sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della Nato a est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia". Renzi: "Vergognoso"

La guerra in Ucraina sarebbe stata innescata dall'occidente e dal suo allargamento a est, che avrebbe provocato la Russia inducendola a reagire. La versione dell'Anpi sull'aggressione di Mosca a Kyiv è netta: la responsabilità è dell'occidente, spiega in un comunicato passato in sordina e pubblicato lo scorso 22 febbraio.

  

"Il riconoscimento dell'indipendenza del Donbas da parte della Russia può portare il mondo a un passo dalla guerra ed è l'ultimo, drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della Nato a est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia", si legge nel comunicato.

 

Seguono una serie di punti su cui, secondo l'Associazione nazionale partigiani, dovrebbe basarsi il negoziato "sotto l'egida dell'Onu". Tra queste, c'è un invito diretto al presidente americano Joe Biden: "Cessi immediatamente sia le clamorose ingerenze nella vita interna dell'Ucraina iniziate fin dai tempi di Maidan, sia le sue dichiarazioni belliciste e le sue ininterrotte minacce nei confronti della Russia". 

 

"Le parole dell'Anpi sul conflitto ucraino sono vergognose", ha replicato Matteo Renzi di Italia viva. "I partigiani di 70 anni fa avrebbero saputo da che parte stare tra invasori e invasi. Attaccare il filo imperialismo americano significa essere indietro con le lancette della storia". 

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