festa dell'ottimismo

Lamorgese: "I controlli sul green pass sono necessari, ma serve responsabilità di tutti"

Domani tavolo con i prefetti per definire un piano di controlli. Il Viminale tiene alta la guardia su estremismo, terrorismo e criminalità organizzata. E con l'aiuto della Francia auspica una revisione del Patto di migrazione e asilo

Redazione

“Molto è stato fatto finora, altrettanto andrà fatto in futuro”. Così Luciana Lamorgese ha sottolineato l’impegno del governo per intensificare i controlli in occasione dell’entrata in vigore del super green pass, il prossimo 6 dicembre. “Domani mattina incontrerò i prefetti e le forze di polizia per stabilire un piano di controlli a campione nei ristoranti, sui mezzi pubblici e nei luoghi di ritrovo” ha detto la titolare del Viminale nel corso del suo intervento durante la Festa dell’Ottimismo, organizzata dal Foglio a Firenze. Certo, “finora i cittadini italiani sono stati obbedienti e rispettosi delle regole”. Ma le forze dell’ordine, anche per via delle limitazioni dovute all’organico, non possono fare tutto, spiega la ministra. Serve responsabilità da parte di ciascun cittadino: "C'è l'intento di fare il massimo. Comprendiamo che il momento non è facile. In relazione alla nuova variante Omicron c'è la necessità da parte di tutti di un grande senso di responsabilità e da parte nostra i controlli sono necessari".

Nessun liberi tutti. Secondo la titolare del Viminale “oggi la salute pubblica è prioritaria” e “il momento è emergenziale e richiede uno sforzo straordinario, da realizzare in un tempo limitato, ma necessario a far uscire il paese dalla pandemia”. Bilanciando i diritti politici con la priorità di non vedere aumentare i contagi. A proposito delle manifestazioni no vax e no green pass, Lamorgese ha sottolineato come i cortei debbano tenere conto delle esigenze di tutti: “Chi vuole manifestare rispetti le regole, mantenga il distanziamento e accetti il diritto dei cittadini alla mobilità e dei commercianti a tenere aperti i loro esercizi”. Per questo, è stato necessario “individuare aree dove si può manifestare senza ledere i diritti altrui”.

La ministra dell’Interno ha spiegato che il suo dicastero mantiene alta la guardia sulla minaccia del terrorismo islamico, sull’estremismo politico e sulla criminalità organizzata, che “rischia d’inserirsi nel tessuto economico per attingere alle risorse stanziate dal Pnrr”.

E conclude parlando di immigrazione. “Il Trattato del Quirinale creerà rapporti ancora più solidi”. In vista del semestre di presidenza francese dell’Ue, “spero si possa modificare il Patto di migrazione e asilo” auspica. “Insieme alla Francia vorremmo fare passi avanti verso partnership più solide tra Europa e coi paesi terzi: i cittadini extracomunitari devono avere la possibilità di vivere una vita dignitosa nei loro rispettivi paesi”.

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