Festa dell'ottimismo

Fedriga (Lega): "I vaccini sono la nostra unica arma, anche per i bambini"

L'intervento del governatore del Friuli-Venezia Giulia: "Salvini? Sarebbe troppo facile stare all'opposizione: la sua responsabilità politica verrà ripagata. Con il Pnrr possiamo riformare l'Italia"

Redazione

È stato il tramite fondamentale, il personaggio di raccordo fra le istanze delle regioni e quelle dei partiti. Tra cui soprattutto la sua Lega esitava fino alla fine: se oggi l'Italia viaggia verso il super green pass lo si deve anche a Massimiliano Fedriga. "Le regioni sono sempre riuscite a trovare punti d'intesa per affrontare l'emergenza con un modello condiviso", spiega il governatore del Friuli-Venezia Giulia alla Festa dell'ottimismo. "E anche questa volta, devo dire che la nostra compattezza ha fatto capire al governo le necessità dei singoli territori. Le nuove misure decretate fanno un altro passo in avanti verso la garanzia della ripresa economica: si tratta di soluzioni fondamentali in un momento d'emergenza".

 

Nel calderone sovranista che spesso e volentieri flirta con gli ambienti no vax, la risolutezza di Fedriga è confortante: "Dobbiamo affidarci all'evidenza scientifica". Stop. "Certo per gli under 12 serve massima attenzione e delicatezza: per questo ho espresso una mia convinzione personale sull'importanza di vaccinare anche i bambini, però questa deve rimanere in ogni caso una decisione che spetta ai genitori. In questo caso nessun obbligo, nessun green pass". Ma è ancor più importante "che all'interno della popolazione adulta si continui a vaccinare chi ancora è restio. E per tutti gli altri procedere con la terza dose: l'arma che abbiamo è il vaccino e dobbiamo utilizzarlo per proteggerci".

 

Poi sulla politica estera e nazionale della Lega: "Dobbiamo dialogare in Europa", dice il governatore, "saper reggere un confronto e non consegnarci all'estrema sinistra. Né temere di prendere decisioni corrette anche se impopolari. Appoggiando il governo Draghi, Salvini ha fatto una scelta molto chiara: mettere davanti gli interessi del paese a quelli del partito. A livello di consenso è ovviamente molto più semplice stare all'opposizione. Ma nel medio-lungo periodo il senso di responsabilità di Salvini sarà evidente a tutti e verrà premiato. Certo questo non è un governo politico ma di emergenza, dove forze politiche diverse devono trovare con difficoltà una sintesi per uscire dall'emergenza. Poi continuerà la tradizione democratica dove i partiti si confrontano e i cittadini scelgono".

 

Una nuova fase che ruoterà attorno a uno strumento fondamentale. "Il Pnrr non è solo la responsabilità di usare le risorse", continua Fedriga, "ma anche quella di dare nuove opportunità e sviluppo al paese. La sfida è doppiamente importante e non può limitarsi al Pnrr. Questo dev'essere un momento di ripartenza. Voglio fare una provocazione: la grande azione potenziale del Pnrr non riguarda le risorse impiegate ma le modifiche strutturali che possiamo fare all'interno delle istituzioni pubbliche. La semplificazione normativa è fondamentale. E deve diventare la regola, non l'eccezione. Non possiamo bloccare l'economia e la giustizia per via di leggi che si contraddicono. Abbiamo l'occasione di costruire il futuro del paese. Sfruttiamola".