(foto Ansa)

l'intervista

Green pass obbligatorio al Comune di Imperia. Scajola: "Ci siamo rotti di pochi scalmanati"

Luca Roberto

"La percentuale di non vaccinati è ancora troppo alta. Abbiamo bisogno di evitare nuove chiusure", ci dice il sindaco della città ligure. "In dieci giorni staniamo tutti i dubbiosi. Dal governo timidezza eccessiva"

Il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, si dà anche una scadenza precisa: "Dieci giorni, e andiamo a stanare tutti i dubbiosi. Qui da noi abbiamo una percentuale di non vaccinati ancora troppo alta". Questa mattina ha annunciato che da lunedì 6 settembre tutti i dipendenti comunali, consiglieri, assessori, impiegati delle partecipate ma anche i cittadini che fruiscono dei servizi, dovranno avere il green pass per accedere alle strutture comunali. O in alternativa pagarsi di tasca propria un tampone valevole 48 ore.

 

Come mai ha deciso di anticipare il governo, che sta ancora ponderando l'obbligo di certificazione verde per la pubblica amministrazione e potrebbe adottarlo entro la fine del mese? "Trovo strano che l'obbligo serva per viaggiare, per andare al cinema, in palestra, al ristorante, ma non per lavorare nel settore pubblico. Il mio è principalmente un discorso di sicurezza per i nostri dipendenti. E un modo per iniziare a pensare al rientro in sicurezza negli uffici con il termine dello smartworking", spiega al Foglio il primo cittadino, già ministro quattro volte nei governi Berlusconi. Non teme di finire al centro delle reazioni della galassia no vax, che nelle ultime ore sta palesando tutto il canovaccio di violenze e intimidazioni, propri di un certo antagonismo pericoloso per l'ordine pubblico? "Questa ordinanza ha anche lo scopo di far capire che non si può dare la prima pagina a pochi cattivi maestri, a degli scalmanati. Mira a intercettare il target principale, che sono gli indifferenti. E cioè quelli che si nascondono, hanno titubanze. E così finiscono per rallentare la campagna di vaccinazione, rischiando di farci piombare in una nuova ondata autunnale. Spero che serva anche a solleticare il loro orgoglio di cittadini, perché è troppo importante evitare nuove chiusure". 

 

Dalle parole di Scajola traspare un certo orizzonte. E si capisce che estendere gradualmente il green pass sia vista come una strategia per abbattere un tabù, quello dell'obbligo vaccinale. "Io sarei favorevolissimo. Non capisco perché per andare a scuola l'obbligo valga ma non per questo virus", confessa il sindaco. Che nelle ultime ore sta ricevendo chiamate da colleghi che hanno intenzione di replicarne l'ordinanza nelle loro città. "Il testo me lo hanno chiesto anche i colleghi dell'Anci Liguria. Lo abbiamo scritto con criterio, non lo abbiamo buttato giù in un giorno". Non le dà fastidio sapere che mentre ci sono amministratori come lei che si spendono in prima persona per arginare la pandemia, alcuni leader politici italiani continuano negli ammiccamenti quotidiani agli anti vaccinisti sperando di trarne consenso? "Credo che certi messaggi siano imbarazzanti, e vedendo i telegiornali trovo che le immagini siano davvero poco edificanti. Io, da amministratore, preferisco mettere in sicurezza i miei cittadini. Anche, pensate, quelli più sciocchi". 

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