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Verso le primarie

Dal Parlamento al Municipio, quattro candidati e un segno dei tempi

Marianna Rizzini

Ex parlamentari, ex sottosegretari. Il Pd riparte dalla città "da quindici minuti"

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Fare il percorso inverso: dal grande al piccolo, per tornare a occuparsi di politica da un’altra prospettiva. E’ un segno dei tempi, forse, l’inversione di tendenza visibile oggi a Roma, la città dove si sono candidati alle primarie del centrosinistra per i Municipi ben quattro politici che il cursus l’hanno già seguito: Lorenza Bonaccorsi, ex sottosegretario al Turismo e alla Cultura nel governo Conte II, già parlamentare dal 2013 al 2018 e già assessore al Turismo nella giunta Zingaretti, si candida nel Municipio I. Titti Di Salvo, passato di sindacalista e di vicepresidente del gruppo pd alla Camera nella precedente legislatura, si candida nel Municipio IX. Nel XII si presenta invece Marco Miccoli, già deputato e responsabile nazionale Lavoro nella segreteria di Nicola Zingaretti, esponente storico del circolo Pd di Donna Olimpia, a Monteverde, il quartiere del candidato sindaco pd Roberto Gualtieri. E nel XIV c’è Ileana Argentin, ex deputata e responsabile pd per i diritti dei disabili.

 

Qualcosa unisce queste candidature: la carica di mini-sindaco, lungi dall’essere vista come deminutio, è ambita, cercata, considerata motivo di orgoglio nel momento in cui Roma, nel post-pandemia, come altre grandi città italiane ed europee, riscopre la dimensione “da quindici minuti”, con i servizi a portata di passeggiata a piedi o in bicicletta e la rete di quartiere rivalutata nella sua utilità “umana”. E se è vero che il Parlamento esce provato da anni di successi elettorali delle forze populiste (per non dire del referendum sul taglio dei parlamentari), la parola “territorio” non fa più sbadigliare e si fa centripeta.

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Dice al Foglio Ileana Argentin: “Io sono stata in Comune quindici anni e poi in Parlamento altri dieci. Beh, dopo l’uscita dal paese dei Balocchi, come chiamo io il Parlamento, penso ci si debba mettere a disposizione con i fatti, e sulle piccole grandi cose, dalla buca all’albero al nido per i bambini. Vivo da quando sono nata nel Municipio in cui mi candido, e mi rendo conto che nei territori c’è una sorta di catena umana di solidarietà che va sostenuta. Metto a disposizione quindi la mia esperienza, senza considerare gli altri candidati alle primarie come nemici”. “Il minimo che si possa fare è rimboccarsi le maniche”, dicono dal Pd locale.

 

E l’ex sottosegretario Bonaccorsi, su Facebook, dà risalto alla dimensione dell’amministrare: “Sono in campo con passione, esperienza, entusiasmo. Assieme alla grande comunità di questo straordinario territorio”. 


 

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