EDITORIALI
Gallera un disastro, ma il centrodestra dov’è?
Sui vaccini chiedere di più al governo va bene, ma in Lombardia ci sono loro
L’assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera di Forza Italia, è da giorni sotto il fuoco incrociato di stampa, nemici politici e pure degli alleati (la Lega di Salvini). In realtà lo è da mesi, a causa della gestione lombarda della pandemia, che può essere definita disastrosa anche tenendo in conto la virulenza con cui il Covid-19 ha colpito questa parte dell’Italia. Ora però il fuoco incrociato è diventato un vero tiro al piccione, mancano solo i bambini con la fionda, a causa della lentezza con cui la Lombardia ha iniziato a vaccinare (solo il tre per cento, nei primi giorni, delle dosi consegnate) e soprattutto per una infelicissima dichiarazione, al limite dell’autolesionismo: “Il 31 era l’ultimo giorno dell’anno, poi ci sarebbero stati tre giorni di festa. Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa”. Ferie e feste a parte, la campagna vaccinale vera e propria in Lombardia è partita ieri: ma le diecimila somministrazioni previste come massimo giornaliero, che potranno aumentare fino a quindicimila, appaiono già ora insufficienti.
Sparare a Gallera è fin troppo facile. Ci si dovrebbe forse interrogare anche sul lavoro svolto dagli apparati tecnici e dalla Sanità regionale. E’ ovvio che una guida politica scadente complica il loro lavoro, ma la logica del capro espiatorio è sempre una scorciatoia comoda. Soprattutto per la politica, e soprattutto per il centrodestra, che governa con solida maggioranza la Lombardia. Salvini al solito strilla, ma in Regione è lui (o dovrebbe essere lui) quello che comanda. Silvio Berlusconi ha scritto ieri che Forza Italia è pronta a dare un contributo al governo, mettendo un chiaro paletto: “Vorremmo che si discutesse del piano vaccinale, in modo chiaro e trasparente… Non possiamo scherzare su questo”. Perfetto. Ma perché non cominciare a dimostrare le proprie capacità dalla Lombardia, dove il centrodestra governa e l’assessore da tiro al piccione è del suo partito?