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Editoriali

Un ruolo strategico per l’opposizione

Redazione

Parlamento e regioni. Coordinate di una collaborazione necessaria

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Di fronte alla nuova emergenza sanitaria che richiede altri interventi restrittivi, la capacità e la responsabilità delle rappresentanze politiche sono messe alla prova. Il governo ha l’onere di compiere scelte, superando per quanto possibile le incertezze e le imprevidenze del recente passato. Le opposizioni sono di fronte a un dilemma altrettanto complesso. Hanno ovviamente il diritto di criticare la maggioranza, sfruttando un orientamento dello spirito pubblico meno fiducioso di quanto non apparisse in passato. Devono però resistere alla tentazione di intestarsi ogni genere di protesta, soprattutto non possono appoggiare le spinte alla disobbedienza incivile che si stanno palesando qua e là.

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Di fronte alla nuova emergenza sanitaria che richiede altri interventi restrittivi, la capacità e la responsabilità delle rappresentanze politiche sono messe alla prova. Il governo ha l’onere di compiere scelte, superando per quanto possibile le incertezze e le imprevidenze del recente passato. Le opposizioni sono di fronte a un dilemma altrettanto complesso. Hanno ovviamente il diritto di criticare la maggioranza, sfruttando un orientamento dello spirito pubblico meno fiducioso di quanto non apparisse in passato. Devono però resistere alla tentazione di intestarsi ogni genere di protesta, soprattutto non possono appoggiare le spinte alla disobbedienza incivile che si stanno palesando qua e là.

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In minoranza nel Parlamento nazionale, le opposizioni hanno responsabilità di governo nella maggior parte delle regioni, quindi la loro collaborazione istituzionale risulta indispensabile, quali che siano i rapporti politici con la maggioranza. Criticare è non solo un diritto astratto ma, nella situazione attuale, una funzione essenziale alla tenuta della dialettica democratica. Però opporsi è una cosa, del tutto legittima e persino utile ovviamente, ribellarsi appoggiando la disobbedienza, invece, è tutt’altra cosa, sarebbe un passo nella direzione dell’anarchia che finirebbe con il rendere inefficaci tutte le misure di protezione dal virus, anche quelle più ragionevoli.

 

Alle opposizioni conviene attenersi alla loro funzione, specialmente se puntano ad assumere, quando sarà possibile attraverso una verifica elettorale, responsabilità di governo nazionali. Obbedire oggi, pur criticandole, alle decisioni del governo, per essere autorevoli domani e poter richiedere la stessa disciplina sociale che oggi contribuiscono a mantenere. Non si tratta di fare “sconti” o condividere forzosamente scelte che si considerano discutibili. Si tratta di riconoscere il momento difficile e di disarmare il conflitto accettando il dialogo. Obbedire criticare e ricordare. Sembra facile tenere insieme queste esigenze ma non lo è. Per questo anche le opposizioni – che sono minoranza in Parlamento ma sono in maggioranza tra le regioni – sono chiamate a scelte difficili e saranno giudicate anche per il modo in cui sapranno affrontarle.

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