PUBBLICITÁ

Le 150 mila balle di Salvini su quota 100

Luciano Capone

Né occupazione né ricambio generazionale. I dati dimostrano che il provvedimento non ha fatto i miracoli promessi dai gialloverdi. L'emblema delle riforme “spreca-risorse” che ci rinfacciano i paesi “frugali”

PUBBLICITÁ

Matteo Salvini è un argomento formidabile per spiegare perché le condizionalità nei finanziamenti europei siano necessarie per gli altri stati membri che contribuiscono al bilancio comune e, soprattutto, utili per noi. Se l’Italia avesse seguito le raccomandazioni europee – quelle che ora saranno vincolanti per l’erogazione dei fondi del Recovery – ci saremmo risparmiati una misura disastrosa come quota 100, che oggi ci viene rinfacciata dal premier olandese Mark Rutte e dagli altri“frugali” come emblema dello spreco di risorse e di riforme che riducono la “resilienza” e la competitività del paese.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Matteo Salvini è un argomento formidabile per spiegare perché le condizionalità nei finanziamenti europei siano necessarie per gli altri stati membri che contribuiscono al bilancio comune e, soprattutto, utili per noi. Se l’Italia avesse seguito le raccomandazioni europee – quelle che ora saranno vincolanti per l’erogazione dei fondi del Recovery – ci saremmo risparmiati una misura disastrosa come quota 100, che oggi ci viene rinfacciata dal premier olandese Mark Rutte e dagli altri“frugali” come emblema dello spreco di risorse e di riforme che riducono la “resilienza” e la competitività del paese.

PUBBLICITÁ

  

Ebbene, Salvini ancora oggi difende quel nefasto provvedimento del governo gialloverde (tutti ricordiamo la photo opportunity con i cartelli in mano insieme a Conte e Di Maio). E lo fa, ovviamente, con argomenti e dati palesemente falsi: la misura “è costata 4 miliardi” a fronte di “nuovi posti di lavoro che arrivano ad almeno 150 mila – dice Salvini –. Il ricambio generazionale noi con quota 100 lo abbiamo fatto sul serio, non a chiacchiere”. Infine aggiunge che “l’obiettivo quando andremo al governo sarà quota 41”, che poi sarebbe il programma della Cgil.

 

PUBBLICITÁ

I dati diffusi da Salvini sono falsi. Il numero di 150 mila non è quello dei nuovi posti di lavoro, ma delle domande di quota 100 accettate nel 2019 (150.768, per la precisione). È davvero singolare, per non dire bizzarro, che Salvini consideri una nuova pensione come un nuovo posto di lavoro. Né è possibile implicare che a un nuovo pensionato corrisponda automaticamente un nuovo giovane assunto, perché i dati dimostrano l’esatto contrario. A febbraio 2020 (èra pre-Covid) gli occupati sono diminuiti di 6 mila unità rispetto all’anno precedente. Secondo le stime della Corte dei Conti e della Banca d’Italia i risultati sono stati ben al di sotto degli annunci gialloverdi: quota 100 ha avuto un impatto negativo sull’occupazione, tra -0,2 e -0,4 per cento. Non c’è stato alcun ricambio generazionale. Ormai a difendere i disastri di quota 100 ci sono solo Salvini, Di Maio, Tridico dell’Inps e la Cgil di Landini. Poi dice che uno si butta sulla frugalità.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ