Si chiama Sistema Puglia, l’Inps del tavoliere. E’ il portale a cui si accede per tutte le richieste di bandi e finanziamenti messi a disposizione dal bilancio regionale pugliese. E come il corrispettivo nazionale, quello garantito da Pasquale Tridico, va in tilt. Partiva oggi per i lavoratori autonomi pugliesi titolari di partita Iva la possibilità di accedere al bonus “Start” di 2 mila euro, corrispettivo dei 600 euro nazionali per rimborso Covid. E allo stesso modo, nel primo giorno utile il sito non funziona. Non una buona notizia, evidentemente, per quel Michele Emiliano tutto preso dalla campagna per la sua riconferma alla guida della Puglia. 

Si chiama Sistema Puglia, l’Inps del tavoliere. E’ il portale a cui si accede per tutte le richieste di bandi e finanziamenti messi a disposizione dal bilancio regionale pugliese. E come il corrispettivo nazionale, quello garantito da Pasquale Tridico, va in tilt. Partiva oggi per i lavoratori autonomi pugliesi titolari di partita Iva la possibilità di accedere al bonus “Start” di 2 mila euro, corrispettivo dei 600 euro nazionali per rimborso Covid. E allo stesso modo, nel primo giorno utile il sito non funziona. Non una buona notizia, evidentemente, per quel Michele Emiliano tutto preso dalla campagna per la sua riconferma alla guida della Puglia. 

In realtà il corrispettivo più simile è il bando Impresa sicura, quello famoso lanciato da Domenico Arcuri che in poco più di un secondo vide terminare tutti i fondi messi a disposizione per le aziende che lo richiedevano. Un bando a sportello, dunque, “non un clikday”, precisa invece l’assessore regionale al bilancio Raffaele Piemontese, senza specificare che però l'erogazione dei fondi segue lo stesso l'ordine di arrivo: 124 milioni in totale a disposizione per un bonus una tantum per le partite Iva registrate in Puglia con reddito inferiore ai 23 mila euro. Chi prima compila la domanda lo prende, fino a esaurimento. E' comunque una corsa a chi arriva per primo: anche se non piace chiamarlo clickday, funziona come un clickday. E, puntualmente, il sito non funziona. Prima inaccessibile, poi impedisce di effettuare il login. E quindi di scaricare e compilare la domanda. Tanti gli utenti che si sono riversati a commentare sgomenti sulla bacheca dell’assessore regionale allo Sviluppo Cosimo Borraccino, che in diretta ne annunciava il finanziamento: “Scegliere Sistema Puglia per una cosa del genere è la dimostrazione che non sapete come non funzionano le cose. Chiunque sa che quel sito non funziona mai; sarebbe stata più comoda una raccomandata”, lamentano gli utenti che non riescono ad accedere. Il dubbio è che quando il sito tornerà accessibile, la maggior parte delle domande sarà già stata compilate.

Anche perché ancora non si conoscono neppure i documenti necessari per presentarle: pur annunciato in pompa magna e ripetutamente da settimane, né Emiliano né i suoi assessori, né le pagine del famigerato sito internet, hanno mai specificato i dati richiesti. Unica cosa certa è che serve una marca da bollo. A questo punto anziché il clickday era meglio la ceralacca.

"Se dipende dalla Regione Puglia, deve funzionare", aveva detto l’assessore Piemontese. Questo è diventato il nostro imperativo del 2020". E infatti non funziona. Certamente come per il presidente dell'Inps Tridico sarà colpa di un attacco hacker. Anzi, come dice Emiliano, della lobby degli hacker.