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“Un governo Pd-Berlusconi? Sì, tutto tranne Conte e Salvini”. Clamoroso CDB

Salvatore Merlo

Meglio il Cav. piuttosto che la coppia sovranista e l’avvocato del popolo. Parola di arcinemico. Carlo De Benedetti: “Mai avrei immaginato di dire che al mondo esiste qualcosa di peggiore di Silvio. Eppure...”

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Roma. “Se si tratta di isolare Salvini e Meloni trangugio anche Berlusconi al governo con la sinistra”, dice. Poi, siccome lo scambio pur favorevole non gli deve sembrare ancora abbastanza, allora aggiunge: “Ma accompagnato anche dal benservito a Conte che rappresenta il vuoto pneumatico”. Togli tre metti uno: Silvio Berlusconi al posto della coppia sovranista e dell’avvocato del popolo. E se a dirlo a telefono è Carlo De Benedetti, l’arcinemico del Cavaliere – Ingegnere, è proprio lei? “Ci può scommettere” – ecco che la notizia è servita: dopo Romano Prodi anche CDB, una vita a sparargli contro, apre a un governo con “l’Egoarca”, dal nomignolo che Franco Cordero affibbiò al Cav. sulla Repubblica di Ezio Mauro e di De Benedetti, appunto.

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Roma. “Se si tratta di isolare Salvini e Meloni trangugio anche Berlusconi al governo con la sinistra”, dice. Poi, siccome lo scambio pur favorevole non gli deve sembrare ancora abbastanza, allora aggiunge: “Ma accompagnato anche dal benservito a Conte che rappresenta il vuoto pneumatico”. Togli tre metti uno: Silvio Berlusconi al posto della coppia sovranista e dell’avvocato del popolo. E se a dirlo a telefono è Carlo De Benedetti, l’arcinemico del Cavaliere – Ingegnere, è proprio lei? “Ci può scommettere” – ecco che la notizia è servita: dopo Romano Prodi anche CDB, una vita a sparargli contro, apre a un governo con “l’Egoarca”, dal nomignolo che Franco Cordero affibbiò al Cav. sulla Repubblica di Ezio Mauro e di De Benedetti, appunto.

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E insomma, il Pd deve andare a letto col nemico. “Mai avrei immaginato di dire che al mondo esiste qualcosa di peggiore di Berlusconi. E sia chiaro, continuo a pensare che il livello di corruzione morale che lui ha introdotto nel paese abbia costituito un periodo nero della nostra storia. Se non era per Scalfaro avremmo avuto Previti ministro della Giustizia”. Eppure… “Eppure sono pronto a trangugiare il rospo. Meloni è figlia del fascismo, e io il fascismo me lo ricordo da bambino con orrore. Salvini invece è un selvaggio privo di qualsiasi cultura. E quanto a Conte, basta il caso Autostrade per qualificare la sua nullità. E’ l’unico che ha beneficiato del Covid!”. Meglio Berlusconi, dunque. In fondo le sta anche simpatico, lo ammetta. “Berlusconi rappresenta nel mondo dell’economia e delle politica quello che Alberto Sordi è stato nel cinema. L’arciitaliano. Un grande artista, Sordi. E un grande imbroglione, Berlusconi. Ma comunque un grande”.

  

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E Carlo De Benedetti si muove sul filo del paradosso, ma neanche tanto, visto che in Parlamento il Pd corteggia sul serio Forza Italia. Così, d’un tratto, la storia della Seconda Repubblica appare potersi concludere così come era iniziata. Fu Berlusconi ad aprirla nel 1994, disceso in campo contro la sinistra, e potrebbe essere sempre lui a chiuderla, negli anni venti del duemila, ma stavolta con la sinistra: un gruppetto di ex nemici dall’aria intima e collaborativa. Uno stordente spacco prospettico. “Non così stordente”, dice De Benedetti. “Se Berlusconi si stacca dalla destra sovranista è possibile che si formi una maggioranza in grado di esprimere un presidente del Consiglio finalmente capace di fare il suo mestiere”. Mario Draghi? “Magari. Se tutto va bene è in arrivo nel nostro paese una quantità di denaro da investire che non si vedeva dal primo dopoguerra. Un’occasione unica. E c’è bisogno di un governo, e di una personalità al governo, che questa occasione storica la sappia cogliere. Ora o mai più”. E Giuseppe Conte non è adatto? “Non è pensabile che sia lui a programmare il futuro dell’Italia per i prossimi anni. E’ ridicolo pensarlo, tenendo conto della sua incapacità di decidere alcunché”.

  

E questo governo con Berlusconi che dovrebbe fare? “Intanto una riforma fiscale che sia l’esatto opposto di quello che dice Giulio Tremonti, vanno tassate le cose non le persone. E poi è inderogabile un programma intelligente di modernizzazione del paese. Non solo opere pubbliche. Quarant’anni fa, l’amministratore delegato di Stet, che si chiamava Pascale, aveva proposto il famoso piano ‘Socrate’ in cui prevedeva di connettere con fibra tutte le case degli italiani. Sarebbe stato un passo decisivo verso la modernità. Adesso c’è l’occasione di fare tutto quello che non è stato mai fatto. Ma non si può pensare che uno sforzo creativo del genere venga portato avanti da un presidente del Consiglio che trae la sua forza dal rinvio e dallo stallo imposto dall’emergenza sanitaria del Covid”. Con Berlusconi dentro. “Con Berlusconi dentro”.

 

E il Cavaliere secondo lei può affrancarsi da Salvini? “Guardi, per Berlusconi è sempre un problema di convenienze. In passato era critico con l’Europa. Ora ne è diventato un paladino. Non ha idee, ma calcoli personali sì, tanti. E ora la convenienza secondo me potrebbe spingerlo a questo passo”. Dove sarebbe la convenienza? “Nel suo conflitto d’interessi, come sempre. Non c’è imprenditore in Italia che non sappia che dobbiamo investire, non sprecare il denaro pubblico che arriva dall’Europa e restare agganciati all’euro. La salvezza di Mondadori e di Mediaset è dentro il sistema europeo”.

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Il conflitto d’interessi porta Berlusconi alle scelte giuste, patriottiche. “Un paradosso dei tempi, anche questo”. Come l’invito a un governo con il Caimano. Il nemico della sua vita. “Direi ‘uno’ dei miei nemici, non ‘il’ nemico”. Ma davvero non siete mai andati d’accordo con Berlusconi? “Ricordo un solo suo gesto di affettuosità, ovviamente pelosa. Fu quando comprai la Sme. Lui fu il primo a chiamarmi, ed era gentilissimo, un vulcano avvolgente. Ovviamente voleva soltanto vendermi degli spazi pubblicitari. Lui è sempre sul pezzo, non perde mai un’occasione, non si ferma mai. E in questo è straordinario”. E De Benedetti lo dice quasi con simpatia.

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