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I renziani dicono sì a Berlusconi

Carmelo Caruso

“Un nuovo governo con il Cav.? Si può fare”. Parole e umori nel gruppo parlamentare di Italia viva

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Roma. Si può fare. “L’ingresso di Forza Italia al governo? Non può essere un tabù”; “Diciamo la verità. Al momento Silvio Berlusconi è sempre più in maggioranza e sempre meno all’opposizione”; “Non chiedetemi cosa, ma io con Forza Italia ci farei tutto…”. Con l’intervista di Berlusconi a Repubblica dentro lo zaino (“La crisi è grave. Pronti a entrare al governo con una nuova maggioranza”) andiamo a sentire i parlamentari di Italia Viva che il Cav. un po’ lo conoscono. “Conoscere? Io ho trascorso venticinque anni della mia vita insieme a lui. Venticinque anni bellissimi. Mi raccomando, eh! Ci tengo venga detto. Certo, poi ho dovuto lasciare…”. E infatti, l’onorevole Francesco Scoma, che in Sicilia ha diffuso il verbo “azzurro”, ha da poco cambiato non tanto religione, ma solo il rito: “Sempre liberale. Ho solo spostato residenza”. Ha deciso di seguire Matteo Renzi per diverse ragioni (e regione). 

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Roma. Si può fare. “L’ingresso di Forza Italia al governo? Non può essere un tabù”; “Diciamo la verità. Al momento Silvio Berlusconi è sempre più in maggioranza e sempre meno all’opposizione”; “Non chiedetemi cosa, ma io con Forza Italia ci farei tutto…”. Con l’intervista di Berlusconi a Repubblica dentro lo zaino (“La crisi è grave. Pronti a entrare al governo con una nuova maggioranza”) andiamo a sentire i parlamentari di Italia Viva che il Cav. un po’ lo conoscono. “Conoscere? Io ho trascorso venticinque anni della mia vita insieme a lui. Venticinque anni bellissimi. Mi raccomando, eh! Ci tengo venga detto. Certo, poi ho dovuto lasciare…”. E infatti, l’onorevole Francesco Scoma, che in Sicilia ha diffuso il verbo “azzurro”, ha da poco cambiato non tanto religione, ma solo il rito: “Sempre liberale. Ho solo spostato residenza”. Ha deciso di seguire Matteo Renzi per diverse ragioni (e regione). 

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“Chiamiamole difficoltà territoriali, incomprensioni con gli altri uomini di Fi dell’isola, ma la gratitudine, l’affetto, nei confronti del Cav. sono ancora quelli antichi” confida Scoma che, non serve dire, sarebbe felicissimo di ritrovare i suoi vecchi compagni di strada. Le opzioni sul tavolo non è che siano molte. Soccorso di Forza Italia. “Nessuno ha maturato un senso di responsabilità pari a quello dei parlamentari guidati da Berlusconi” dice il deputato di Iv che formula quindi l’ipotesi uno: giallo-rossi più FI. L’ipotesi due è invece nuovo governo con colori e formule inedite, da inventare: “Siamo in una democrazia parlamentare, qualsiasi governo è praticabile. Chi diceva che la politica è l’arte dell’impossibile?” chiede Scoma che come si capisce è un onorevole troppo consumato per gli imbarazzi, i ribaltoni, tutte “occasioni che la politica non può farsi sfuggire. È la politica bellezza”. Ebbene, non solo non è “fanta”, ma sarebbe alta politica ragionano all’interno di Iv, mai come questa volta vicinissimi al premier che di mattina, ma anche la sera, non fa altro che lodare (si dice anche chiamare) Berlusconi e riconoscere (lo ha dichiarato ieri) che Forza Italia rimane la “forza politica più responsabile e dialogante”.

 

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Fatto il governo con il M5s perché non immaginarsi qualcosa con il Cav? “Di indiscutibile c’è che il paese ha bisogno. Le sfide sono tante, troppe. Non c’è più destra o sinistra ma solo chi urla dal balcone e chi si sporca le mani e indica le soluzioni”. Non è che avete bisogno di Forza Italia per non cadere? La domanda è rivolta a Gabriele Toccafondi, autore della riflessione precedente, altro deputato di Italia Viva, toscano che nel centrodestra ha iniziato a muovere i suoi passi e che ha lasciato in FI amicizie solide. La parola passaporto è “responsabilità”, un arredamento delle mente che dalle parti di Arcore, ma anche nella nuova villa sull’Appia Antica, fa sempre bella mostra. “FI non sbraita mentre altri nel centrodestra lo fanno. E poi c’è la statura di Berlusconi che in queste ore la storia (e la storiaccia della sua sentenza), pensano anche sinistra, ha definitivamente riabilitato. “Ha conosciuto attacchi mediatici, politici, ma la sua discesa in campo ha cambiato il paese. Sarebbe miope non ammetterlo. Ha commesso errori, ma chi ha la veste bianca?”, pensa Toccafondi che consegna a FI il futuro. Se solo volessero… La prova d’amore può chiamarsi Mes che nel Pd dicono rappresenti il “vero spartiacque per misurare il sentimento del Cav.”.

 

Per Toccafondi le affettuosità devono essere imbustate da FI (e in segreto si stanno imbustando). “Devono però allontanarsi e non partecipare a quelle manifestazioni capitanate dalla destra populista. Per il resto, ripeto, abbiamo formato un governo con Di Maio, non c’è scandalo se lo formiamo con Berlusconi”. In verità, si ri-formerebbe soltanto. I protagonisti sarebbero nuovamente i vecchi attori del Patto del Nazareno, due uomini che secondo il senatore sardo Giuseppe Cucca, anche lui Iv, continuano ad avere sfagli, gli unici, senza fare pubblicità al testo di Renzi, a mettere in atto “la mossa del cavallo”. Il Pd cosa ne pensa? “Ma il governo con Berlusconi lo ha voluto il Pd” ricorda Cucca che non trova inedito il Berlusconi che apre, ma il Berlusconi che scende a compromessi con Matteo Salvini. “Nelle commissioni tra di noi e FI c’è la stessa identità di vedute. Sono più le volte che votano con noi che quelle che votano contro. La loro buona volontà mi sembra ci sia”. Anche il capogruppo al Senato di Iv, Davide Faraone, non avrebbe difficoltà a intervenire sull’argomento se solo non fossero arrivate le “smentite da FI”. “Ma quando ci saranno dichiarazioni chiare, pronto pure io a dichiarare, molto volentieri…”. Più facile di così? Dimenticavamo. Ci sarebbe anche il M5s che si sa che idea abbia di Berlusconi. “Io non sarei più tanto sicuro” avverte Cucca. Sono infatti capaci di stupire. Carlo Sibilia, l’uomo che non credeva all’allunaggio, è pronto a votare il Mes. “I tempi cambiano. Tutto evolve. Non so cosa ne pensa il M5s sull’ingresso di FI, ma mai dire mai…” dice Cucca che insieme a Scoma saluta questo luglio: “Mese di possibilità”. I margini ci sono.

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