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Destra sovranista smarrita

Redazione

Dopo la proposta Merkel-Marcon, l’asse Meloni-Salvini è in fuga dalla realtà

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Dopo l’iniziativa di Angela Merkel ed Emmanuel Macron, che prevede un Recovery fund da 500 miliardi di soli soli grants (quindi a tutti gli effetti un trasferimento da nord a sud), la narrativa e l’azione politica del fronte sovranista si è inceppata. Prima il Mes era una trappola perché c’erano le condizioni. Tolte le condizioni, restava una trappola perché c’erano le condizioni “in uscita”. Sgombrato il campo da quest’ipotesi irrealistica, il prestito agevolato del Mes non va bene perché sono comunque soldi che “si devono restituire”.

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Dopo l’iniziativa di Angela Merkel ed Emmanuel Macron, che prevede un Recovery fund da 500 miliardi di soli soli grants (quindi a tutti gli effetti un trasferimento da nord a sud), la narrativa e l’azione politica del fronte sovranista si è inceppata. Prima il Mes era una trappola perché c’erano le condizioni. Tolte le condizioni, restava una trappola perché c’erano le condizioni “in uscita”. Sgombrato il campo da quest’ipotesi irrealistica, il prestito agevolato del Mes non va bene perché sono comunque soldi che “si devono restituire”.

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Il Recovery fund della proposta franco-tedesca è invece un “fondo perduto”, quello a lungo invocato, di cui beneficeranno in misura netta i paesi più colpiti come l’Italia. E cos’è che non va? Non è abbastanza. I sovranisti, quelli che “prima gli italiani”, vogliono aiuti più generosi dai loro alleati che “prima i francesi”, “prima i tedeschi”, “prima gli austriaci”, etc.

 

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Il racconto sovranista è inceppato, non sa come uscirne né come risolvere le proprie contraddizioni se non proponendo soluzioni ancor più contraddittorie e irrealistiche. La via di fuga dalla realtà di Matteo Salvini e Giorgia Meloni è, da qualche settimana, l’emissione di “bond patriottici” detti anche “orgoglio Italia” che però sono garantiti dalla Bce. Questa la spiegazione della Meloni: lo stato emette “bond patriottici” con “rendimento basso ma durata anche cinquantennale” che siano “allettanti per i risparmiatori”, e l’invenduto “viene acquistato dalla Bce”.

 

Il patriottismo italiano garantito da Francoforte è qualcosa già in sé ridicolo, che descrive la natura un po’ stracciona del nostro sovranismo, ma è anche contraddittoria: se si punta ad avere tassi bassi, al di sotto di quelli di mercato, vuol dire che questi bond non sono “allettanti” per i risparmiatori. Inoltre è una proposta irrealistica, perché è in violazione dei trattati europei (ma nessuno lo ricorda nelle interviste a Salvini e Meloni): la Bce non può monetizzare il debito dei singoli stati. Avanzare una soluzione del genere è come dichiarare un default. Se questo è il programma della destra, fa già danni all’opposizione figurarsi al governo.

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