Il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Pescara (foto LaPresse)

La coalizione Ursula per indebolire Salvini?

Samuele Maccolini

Pregliasco (YouTrend): “Pd, Forza Italia e M5s potrebbero mettere mano al Rosatellum e cambiarlo in senso più proporzionale di quanto non sia oggi. Questo limiterebbe molto le opzioni politiche del leader della Lega”

Con la chiamata alle urne del vicepremier Matteo Salvini (e con la risposta del premier Giuseppe Conte), si è aperta ufficialmente la crisi di governo. Questa mattina la Lega ha depositato in Senato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio. La presidentessa del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì per decidere la calendarizzazione del testo e in quell'occasione, date alla mano, si saprà qualcosa in più sul percorso che dovrebbe portare a elezioni anticipate.

 

Molti però sono ancora i quesiti senza risposta. Salvini riuscirà ad andare al voto prima della finanziaria o Mattarella proverà a formare un governo tecnico? I Cinque stelle riusciranno come ha chiesto Luigi Di Maio, ad approvare la riforma che taglia il numero dei parlamentari? Chi tradirà chi?

 

Per il cofondatore di YouTrend Lorenzo Pregliasco l'ipotesi di elezioni anticipate nel breve periodo non è poi così scontata. Tra Salvini e le urne, infatti, potrebbe infilarsi la coalizione Ursula. “Si tratta della coalizione che a livello europeo ha sostenuto l'elezione della Von der Leyen, quindi Pd, Movimento 5 stelle e Forza Italia”, spiega al Foglio Pregliasco. “Tutti questi tre partiti hanno validi motivi per non andare al voto. Il Pd perché ha gruppi in maggioranza non zingarettiani, e se si andasse a voto anticipato potrebbero essere sacrificati, dal momento che le liste le farà Zingaretti. L'attuale rappresentanza parlamentare dei Cinque stelle, invece, è molto vasta, difficilmente i loro parlamentari saranno entusiasti di affrontare un voto che molto probabilmente taglierà di molto i loro numeri. Mentre Forza Italia accetterebbe di entrare nella coalizione per lo stesso motivo: in caso di elezioni infatti non è detto che il partito di Berlusconi verrebbe coinvolto in una coalizione di centrodestra, ormai sempre più salvinizzato. Inoltre almeno una parte degli attuali eletti di Forza Italia molto difficilmente tornerebbe in Parlamento in caso di elezioni anticipate”.

 

Bisogna tenere conto del fatto che politicamente questi tre partiti sono su posizioni molto distanti. Senza contare che la riforma sul taglio del numero dei parlamentari comprimerebbe la rappresentanza di tutte le forze politiche in caso di elezioni. “La coalizione Ursula può essere anche un'arma negoziale. Una coalizione che escluda la Lega potrebbe ad esempio mettere mano alla legge elettorale, cambiarla in senso più proporzionale di quanto non sia oggi e questo limiterebbe molto le opzioni politiche di Salvini”, dice Pregliasco. “L'arma numero uno di Salvini oggi è il Rosatellum che assegna un terzo dei seggi con collegi uninominali. Le nostre simulazioni su YouTrend per Agi sono piuttosto chiare nel descrivere una maggioranza schiacciante, tenendo conto degli attuali sondaggi, sia nel caso di una coalizione di centrodestra, che di una maggioranza con Lega e Fratelli d'Italia”.

 

Certo, la coalizione potrebbe anche giocare a favore di Salvini. “Se il leader della Lega restasse escluso da questa intesa  - prosegue Pregliasco - potrebbe far intestare la finanziaria ad altri e, allo stesso tempo, ricostituirsi una verginità politica ulteriore mostrandosi agli italiani come l'unico escluso dal gioco di palazzo”.

 

Il ministro dell'Interno comunque preferisce andare al voto in autunno. E sarà il tempo, sempre più ristretto, a incidere sulla formazione del nuovo esecutivo. “Resta probabile l'esercizio provvisorio perché i tempi per elezioni, campagna elettorale e insediamento delle Camere non sono immediati e quindi si rischierebbe di avere un governo operativo solo a fine novembre”, conclude Pregliasco.