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Piccola Posta

La rivalsa del Vecchio Niccolò, diavolo in Inghilterra

Adriano Sofri

Al di là della manica Machiavelli fu apprezzato da pochi e vilipeso da tanti, che lo associarono a satana. Oggi la prima traduzione inglese de “Il Principe" è valutata tra i 30 e i 40 mila dollari e andrà all'asta il 24 gennaio

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La fortuna, cioè la sfortuna, di Machiavelli in Inghilterra fu precoce e influente (lo studio di Mario Praz, “Machiavelli in Inghilterra”, 1962, resta capitale). “Il Principe” vi circolò manoscritto, nell’originale italiano, lingua famigliare agli studiosi; apprezzato da alcuni grandi, come Milton o Bacone, e vilipeso, almeno pubblicamente, da molti altri. Così Reginald Pole (Machiavelli scriveva “col dito del diavolo”) e John Donne, che lo mette di fronte a Lucifero a contendere, senza successo, il ruolo di consigliere a Ignazio di Loyola. Alla denigrazione di un Machiavelli satanico si fa (dubbiamente) risalire anche, a partire dal dramma elisabettiano, il nomignolo comune del diavolo come Old Nick, il Vecchio Niccolò. Le cui opere principali furono stampate in italiano, con falsi luoghi (Palermo, Piacenza, Roma) e fantasiosi nomi di editore, da John Wolfe negli anni 80 del Cinquecento: “Il Principe” nel 1584.

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La fortuna, cioè la sfortuna, di Machiavelli in Inghilterra fu precoce e influente (lo studio di Mario Praz, “Machiavelli in Inghilterra”, 1962, resta capitale). “Il Principe” vi circolò manoscritto, nell’originale italiano, lingua famigliare agli studiosi; apprezzato da alcuni grandi, come Milton o Bacone, e vilipeso, almeno pubblicamente, da molti altri. Così Reginald Pole (Machiavelli scriveva “col dito del diavolo”) e John Donne, che lo mette di fronte a Lucifero a contendere, senza successo, il ruolo di consigliere a Ignazio di Loyola. Alla denigrazione di un Machiavelli satanico si fa (dubbiamente) risalire anche, a partire dal dramma elisabettiano, il nomignolo comune del diavolo come Old Nick, il Vecchio Niccolò. Le cui opere principali furono stampate in italiano, con falsi luoghi (Palermo, Piacenza, Roma) e fantasiosi nomi di editore, da John Wolfe negli anni 80 del Cinquecento: “Il Principe” nel 1584.

 

La prima traduzione inglese a stampa de “Il Principe”, a opera di Edward Dacres, venne solo nel 1640. E’ questa edizione, “The Prince: True 1st English Edition London: R. Bishop for Wil: Hils, 1640”, che la casa Mike Clum Inc. Auctions (Rushville, Ohio) mette all’asta il prossimo 24 gennaio. Il volume contiene anche “La Vita di Castruccio Castracani” e viene descritto (e fotografato) completo delle /12/, 305, /5/ pagine, compreso l’errore della pagina 137 numerata come 173. Legatura originale “o almeno d’epoca” in vitello marrone, “edizione rara e da collezione di un libro che si può ragionevolmente dire abbia cambiato il mondo. Condizione: pulita e completa, con alcuni angoli della pagina girati e quella che sembra essere stata una goccia d’acqua che ha colpito il bordo superiore, lasciando una piccola macchia chiara nel margine superiore di alcune pagine. Iscrizione del proprietario precedente (Charles Forster His Book 1764) sul retro dell’ultima pagina. Firme di proprietà di John Hodgson e John Gardiner sul frontespizio". Naturalmente il dettaglio più ghiotto è il prezzo. La valutazione del venditore è fra i 30 e i 40 mila dollari. La base di partenza è a 10 mila dollari. Buona rivalsa per il Vecchio Nick. Tuttavia nel momento in cui scrivo, ma c’è tempo, non risulta ancora alcuna offerta.

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