Foto tratta da Wikipedia

Kafka e i tram ad Agrigento

Adriano Sofri

Gli incontri che vado facendo sul mio libro dedicato a Kafka sono fonte di sorprese vivaci

Gli incontri che vado facendo sul mio libro dedicato a Kafka sono fonte di sorprese vivaci. Il libro muove dalla variazione di un paio di sillabe nel testo della Metamorfosi. Fra le mie aspirazioni più spinte c’era l’eventualità che persone fossero indotte a rileggere il racconto o addirittura, ambizione massima, a leggerlo per la prima volta. La variante di cui si tratta oppone la parola lampioni – Strassenlampen – alla parola tram – Strassenbahn. Sicché largo spazio prendono, nel libro e nelle discussioni pubbliche, gli argomenti tranviari. La cosa è culminata mercoledì sera nel prestigioso Circolo Empedocleo di Agrigento, dove uno degli intervenuti, Fausto D’Alessandro, ha sollevato spiritosamente il punto della mancanza di un tram e perfino di un progetto di tram ad Agrigento. Sono stato interdetto per un momento, pensando ai saliscendi della città. Poi mi sono ricordato di Lisbona e mi sono detto che Agrigento ha davvero tutto tranne un tram. Poiché non c’è limite alla vanità e alle ambizioni senili, ho immaginato che dalla sera di mercoledì prendesse avvio un progetto tranviario agrigentino. Avrei già qualche suggerimento sul colore.

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