Non uccidete Gianfelice Imparato
Una raccomandazione per gli autori de "I bastardi di Pizzofalcone"
Sono un ammiratore sperticato di Gianfelice Imparato, dai tempi gloriosi dei Moliére di Carlo Cecchi. Grazie a Carlo Cecchi mi infatuai anche di Anna Bonaiuto e infatuato resto. (In galera mi procurai il poster di lei col vestituccio rosso nell’Amore molesto, e fu come una specie di indulto generale). Ma non divaghiamo. Guardo Gianfelice Imparato nelle vesti di anziano poliziotto, nei Bastardi di Pizzofalcone, e per giunta malato, così convincentemente che temo di vedermelo ammazzare nel giro di una o due puntate. Già l’avevo visto ospedalizzato nella Linea Verticale, e siccome sono spettatore troppo saltuario non so se allora se la fosse cavata. Ora vorrei caldamente raccomandarmi con gli autori, quanto alla fiction. E con la Madonna che l’accompagni, quanto alla vita.