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Le fotografie delle torture del regime siriano al Maxxi di Roma

Adriano Sofri
Finalmente, tre anni dopo, è arrivata anche a Roma, al Maxxi, la mostra di alcune delle decine di migliaia di fotografie scattate da un uomo coraggioso a 6.786 cadaveri di uomini torturati e assassinati nelle galere di Bashar al Assad dall’inizio pacifico della ribellione siriana, nel 2011.
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Finalmente, tre anni dopo, è arrivata anche a Roma, al Maxxi, dopo essere stata inconcepibilmente rifiutata dal parlamento “per ragioni di opportunità”, la mostra di alcune delle decine di migliaia di fotografie scattate da un uomo coraggioso a 6.786 cadaveri di uomini torturati e assassinati nelle galere di Bashar al Assad dall’inizio pacifico della ribellione siriana, nel 2011. Il fotografo, esule e braccato in Europa col nome di Caesar, fotografava gli orrori mostruosi per incarico dei loro stessi autori, preoccupati di tenerne il conto e la documentazione. La mostra è aperta fino al 9 ottobre, grazie alla Federazione della Stampa Italiana, Amnesty International Italia, la Federazione degli Organismi Cristiani (Focsiv), Un Ponte Per e l’Unione delle Università del Mediterraneo. Lorenzo Cremonesi, l’inviato che ieri ne dava notizia per il Corriere della Sera, ha detto nella conferenza stampa di presentazione della mostra cose che consiglio a ogni persona di buona volontà di ascoltare. Anche di cattiva volontà: potrebbe cambiare idea. Le trovate nella registrazione di Radio Radicale.
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