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Saint Sulpice

Adriano Sofri
Ci sono molte comunità. Una è quella dei cosiddetti tifosi di calcio turchi, quelli che fischiano e gridano Allah u Akbar durante il minuto di silenzio per i 128 ammazzati di Ankara, fischiano e gridano Allah u Akbar durante il minuto di silenzio per i 129 ammazzati di Parigi. Una lezione sulle soli
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Ci sono molte comunità. Una è quella dei cosiddetti tifosi di calcio turchi, quelli che fischiano e gridano Allah u Akbar durante il minuto di silenzio per i 128 ammazzati di Ankara, fischiano e gridano Allah u Akbar durante il minuto di silenzio per i 129 ammazzati di Parigi. Una lezione sulle solidarietà degli umani. A un'altra lezione sul genere umano ho appena assistito a Parigi. Dopo quel venerdì notte, le persone si scambiano sorrisi, si cedono il passo, si profondono in gentilezze. Senza eccezione di aspetto e rango, direi. Si ha simpatia gli uni per gli altri, e voglia di manifestarla, di ostentarla. Si esagera volentieri. Lunedì, al minuto di silenzio, ero a Saint Sulpice. Anche lì gli sconosciuti si sono presi per mano. Le campane avevano smesso di suonare e loro sono rimasti fermi, compresi. Avrebbero voluto farlo durare di più, il minuto, il silenzio, il tenersi per mano. A volte, magari solo per un paio di minuti, magari solo per disgrazia, si ha l'impressione di vederla davvero questa bella d'erbe famiglia e d'animali.
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