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I musei e Palmyra. Confronti da pazzi

Adriano Sofri
Io sono così ossessionato dalla guerra universale che vedo gonfiarsi e rompere la crosta in punti sempre più numerosi, da sentirmi, non dirò come Cassandra, ma come quei pazzi che non riescono a capacitarsi che gli altri non vedano quello che è evidente davanti ai loro occhi, e si disperano – e c’è
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Io sono così ossessionato dalla guerra universale che vedo gonfiarsi e rompere la crosta in punti sempre più numerosi, da sentirmi, non dirò come Cassandra, ma come quei pazzi che non riescono a capacitarsi che gli altri non vedano quello che è evidente davanti ai loro occhi, e si disperano – e c’è solo da sperare che siano pazzi. Questo allarmato e scandalizzato stato d’animo impedisce di guardare anche alle cose più comuni, a quelle che il proprio prossimo prende per le più comuni, senza sentirle deliranti. Così ieri, confrontando le nomine dei nuovi direttori di musei italiani e la discussione che le accompagnava con la decapitazione dell’archeologo capo di Palmira. E’ un confronto da pazzi, certo. Da pazzi?
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