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OLTRE

Stefano Di Michele
Parola magica, ché ognuno ha le sue personali colonne d’Ercole che non vede l’ora di valicare, tanti possibili Cristoforo Colombo certi del vento in poppa.
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OLTRE. Parola magica – ché ognuno ha le sue personali colonne d’Ercole che non vede l’ora di valicare (o che è bello annunciare di voler valicare), tanti possibili Cristoforo Colombo certi del vento in poppa. “Oltre la spera che più larga gira / passa ’l sospiro ch’esce dal mio core”: ultimamente si è scoperto animato da spirito dantesco (sarà per il felicissimo anniversario che ricorre) pure Raffaele Fitto, che ha chiamato “Oltre con Fitto” (sperando che, di Fitto, oltre non ci sia solo il buio) la sua lista pugliese. Oltre è dunque una tentazione, ma pure un rischio. Come ben spiegò un giorno, molti anni fa (1989, prima della caduta del Muro di Berlino), Massimo D’Alema a Ferdinando Adornato, che da animoso giovanile dirigente del Pci si ritrovò un fase di radicale ripensamento. Ripensamento che mise nero su bianco, in un agile volumetto intitolato “Oltre la sinistra” – una cui copia con dedica inviò all’allora dirigente comunista di Botteghe Oscure. D’Alema rispose con un biglietto: “Caro Adornato, oltre la sinistra c’è solo la destra”. Ammise in seguito il diretto interessato, ormai transito berlusconiano: “Aveva ragione D’Alema”. E oltre Fitto, adesso? 
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