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A Bruxelles il cristianesimo scende e l’islam sale

"L'iris e la mezzaluna" è il titolo che Felice Dassetto, sociologo dell’Università cattolica di Lovanio, scelse per raccontare quanto accade in Belgio. Il riferimento è al giaggiolo, il simbolo della regione di Bruxelles, mentre la mezzaluna ovviamente allude all’islam.
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"L'iris e la mezzaluna" è il titolo che Felice Dassetto, sociologo dell’Università cattolica di Lovanio, scelse per raccontare quanto accade in Belgio. Il riferimento è al giaggiolo, il simbolo della regione di Bruxelles, mentre la mezzaluna ovviamente allude all’islam. Adesso anche l’Economist si occupa di quel trend affascinante e drammatico. “Le antiche città del Belgio sono culle dell’arte e della cultura cristiana, e il cattolicesimo è per molti versi la ragion d’essere del paese. Ma così come il ruolo del cristianesimo è scemato, un nuovo credo, l’islam, sta guadagnando importanza”. A Bruxelles, circa la metà dei bambini nelle scuole statali è islamico. Nella capitale dell’Unione Europea, i cattolici praticanti sono pari al 12 per cento, mentre il 19 per cento sono musulmani praticanti. Tra gli intervistati, i livelli di aderenza al cattolicesimo diminuisce drasticamente con l’età, mentre l’islam aumenta corrispondentemente. “Se questa tendenza continua, i fedeli dell’islam potrebbero presto superare comodamente i cattolici devoti non solo nella cosmopolita di Bruxelles, come è già, ma su tutto il territorio meridionale del Belgio”. E’ la triste evoluzione di un paese ricco, annoiato e scettico, che non è mai riuscito a sostituire altri ideali a quelli tramontati dell’impero. Dimenticatevi la Madonna di Bruges di Michelangelo. Adesso il Belgio fa parlare di sé per Mollenbeek. 

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