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Georgetown

<p>Di Christoph Waltz, con Christoph Waltz, Vanessa Redgrave, Annette Bening, Caroline Palmer (novit&agrave; on demand su Sky Primafila, Apple Tv, Chili, Google Play, Infinity, TimVision, Rakuten Tv, The Film Club, CG Digital)</p>

Mariarosa Mancuso
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Non ci eravamo accorti che Christoph Waltz avesse un paio di espressioni soltanto. L’untuosa – di chi cerca di rendersi simpatico per ottenere un favore. La vendicativa – labbra strette, sguardo storto, manca solo il fumetto con la scritta: “Vedrai cosa sono capace di fare”. Tutte le qualità per cui l’abbiamo celebrato e promosso a splendido attore, si devono al talento di Quentin Tarantino: grande regista, grande sceneggiatore, gran direttore di attori. Uno che può far mille cose insieme, tutte benissimo. Non vale per Christoph Waltz, regista e attore di “Georgetown”. Figura anche come co-sceneggiatore, assieme a David Auburn, di questa storia ricavata da un articolo del New York Magazine, anno 2012, a firma Franklin Foer: “The Worst Marriage in Georgetown”. Truffa matrimoniale, che come e più delle altre presuppone la volonterosa collaborazione della vittima. Qui è Vanessa Redgrave di anni 83 e beata lei ancora bellissima: giornalista molto ben introdotta nella Washington che conta. Tutto il contrario di Ulrich Mott (Waltz, con il suo accento austriaco: peccato che i film sottotitolati su certe piattaforme siano ancora un sogno lontano): non ha gli amici giusti, non è nato bene, ha combattuto nella legione straniera, o forse nell’esercito iracheno (o forse da nessuna parte). Fa lo stagista che accompagna i visitatori alla Casa Bianca, ma sente in cuor suo di essere portato per incarichi più prestigiosi (anche se non può permettersi un catering, e nelle cene d’affari cucina da solo, con risultati da professionista). Chiacchiera di cimici messe nel bagno del segretario di stato Madeleine Albright, annoiando la matura consorte e la di lei figlia – Annette Bening spenta e scialba oltre ogni esigenza di copione – contrarissima al matrimonio. Un paio di incidenti scandiscono la vicenda, ma a svelarli finiremmo di spolpare il film.

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