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Frontiere da abbattere? La fluidità dell'abito è cosa antica

Fabiana Giacomotti

La popstar Harry Styles, apparsa sulla copertina di Vogue in abiti da donna, strilla di aver "abbattuto le barriere". Ma la fluidità dell’abito, che non implica per forza quella sessuale, appartiene da millenni all'umana quotidianità

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Duole molto dover sconfessare la popstar Harry Styles, primo uomo apparso sulla copertina di Vogue America in abiti da donna, quando strilla di aver “abbattuto le barriere” col suo gesto. Le barriere al suo gesto erano state poste nell’Ottocento, dopo circa tremila anni di infinite molteplicità vestimentarie, perfino nell’Occidente che è ormai diventato la sentina di ogni nequizia, e sono state già ampiamente abbattute nei decenni scorsi per mezzo di pop star di uguale se non superiore caratura alla sua, vedi David Bowie. Il drag, il cosplay, la fluidità dell’abito, che non significano necessariamente quella sessuale, ma una ricerca di identità e di ruolo, appartengono all’arte del teatro, della ritualità, ma anche dell’umanità quotidiana, da millenni.

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Duole molto dover sconfessare la popstar Harry Styles, primo uomo apparso sulla copertina di Vogue America in abiti da donna, quando strilla di aver “abbattuto le barriere” col suo gesto. Le barriere al suo gesto erano state poste nell’Ottocento, dopo circa tremila anni di infinite molteplicità vestimentarie, perfino nell’Occidente che è ormai diventato la sentina di ogni nequizia, e sono state già ampiamente abbattute nei decenni scorsi per mezzo di pop star di uguale se non superiore caratura alla sua, vedi David Bowie. Il drag, il cosplay, la fluidità dell’abito, che non significano necessariamente quella sessuale, ma una ricerca di identità e di ruolo, appartengono all’arte del teatro, della ritualità, ma anche dell’umanità quotidiana, da millenni.

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La storia dell’abito non è binaria, per usare un termine molto caro ai guerriglieri del gender. Anche senza risalire al mito di Tiresia, cercate fra i documenti della Sparta antica e vedrete che i novelli sposi si scambiavano per giorni l’abito, per imparare a “mettersi nei panni dell’altro”. Per i bambini, la differenziazione dell’abito è stato un nonsense fino a un secolo fa. Se Vogue America non aveva ancora adottato il cosplay e il drag per spacciare un uomo in copertina è perché le sue origini profondamente puritane, rigidamente moraliste, sommamente elitarie, glielo impedivano, ed è abbastanza singolare che in questi ultimi anni nessuna testata d’Oltreoceano abbia mai riprodotto il famoso dipinto di che ritrae il più famoso musicista di origini afro-americane del Settecento, il nobile Joseph Bologne de Saint George, difensore della causa dei neri durante la Rivoluzione francese, mentre sfida a duello lo Chevalier d’Eon de Beaumont, il più famoso diplomatico gender fluid del secolo: avrebbero abbattuto due barriere già abbattute in un colpo solo.

 

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La storia non la facciamo mai noi per primi, mai del tutto. La battuta definitiva sulla vicenda, non a caso, l’ha postata l’autore dell’abito stesso, Alessandro Michele di Gucci, sul proprio profilo Instagram: “Quando uno degli abiti migliori della collezione finisce addosso a uno dei tuoi migliori amici”. Così, come dev’essere. Insomma, tutto questo gran rivendicare “il diritto di”, la “voglia di” fa un po’ tenerezza. Soprattutto a noi donne che, per cent’anni, soprattutto nel famigerato Ottocento di ogni borghesia e di ogni restrizione, abbiamo dovuto subire attacchi, sberleffi, multe, condanne per la nostra voglia di “portare i pantaloni” quando ce lo impedivano dai tempi del Deuteronomio.

 

Si tollerava George Sand in panciotto e tuba, si additavano le “vestal fire” di Capri, isola dei vizi innominabili. Ve la facciamo breve perché sul tema sono/abbiamo scritto decine di volumi che nessuno legge perché è tanto più bello pensare di aver aperto una qualche strada, ma una riflessione dovete concedercela: oggi, nessuno fa una piega se una donna si veste in abiti formali da uomo. Ma è un fatto che l’uomo tenti di appropriarsi dei suoi codici vestimentari più banali e scontati. Fatevi qualche domanda.

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