Emmanuel Macron (Ansa)

Lettere

Dilettanti forse, lepenisti no, cari macroniani. E antifascisti? Lettera di un filosofo

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa 

Al direttore - In Italia l’opposizione è saldamente nelle mani della Francia.
Jori Diego Cherubini

Stéphane Séjourné, segretario di Renaissance, ieri ha ribadito la stessa tesi espressa giorni fa dal ministro dell’Interno della Francia Gérald Darmanin. Tema: l’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Sottotesto: il governo Meloni è come il governo Le Pen. Sicuro? Provate a chiedere a Le Pen cosa ne pensa dell’Ucraina e provate a chiederlo a Meloni. Provate a chiedere a Le Pen cosa ne pensa della condivisione del debito in Europa e provate poi a chiederlo a Meloni. Incapaci forse, dilettanti probabilmente, ma lepenisti onestamente no. 


 

Al direttore - Pur essendo del tutto estraneo, culturalmente e politicamente, al fascismo penso che Giorgia Meloni abbia delle buone ragioni antifasciste a non volere pronunciare per il momento la parola antifascismo. Antifascismo è come la parola democrazia: dice tutto e il contrario di tutto. Sono parole che sarebbe bene non usare mai senza aggiungervi un paio di aggettivi. Nell’opinione comune sono democratici gli Stati Uniti d’America ma si autodenominavano Repubbliche democratiche anche i paesi europei comunisti del Dopoguerra. A parte la parola, trovate qualcosa in comune tra le due democrazie? Le parole in questo caso sono – per usare una bella immagine di Gramsci – cappelli che possono coprire teste diverse. E noi siamo interessati alla testa (la cosa) e non al cappello (la parola). Antifascismo è una parola-cappello esattamente come democrazia. Nella Resistenza antifascisti furono i liberali ma anche chi si prefiggeva di fare dell’Italia una Repubblica democratica tipo Ungheria, Polonia o Unione sovietica. Antifascisti furono i cattolici liberaldemocratici che anteponevano il rispetto della persona umana a ogni ideologia, antifascisti si autoproclamavano anche i brigatisti rossi che teorizzavano e praticavano la violenza come strumento legittimo di lotta politica. Conosco l’obiezione: tutti gli antifascismi durante la Seconda guerra mondiale contribuirono a sconfiggere governi nazisti e fascisti e a tutti va tributato il dovuto ringraziamento. Verissimo. Contro obiezione: dal momento che, grazie a Dio, non c’è un governo nazista o fascista da sconfiggere non è il caso di porre la dovuta attenzione a distinguere tra i diversi antifascismi? In attesa di chiarire questo aspetto non è forse lecito dichiarare la propria estraneità al fascismo senza pronunciare la parola passe-partout antifascismo? Propongo di iniziare col dare una definizione minimale del termine fascismo. Eco ci ha provato ma ha messo troppa carne al fuoco. Propongo una definizione minimale che penso possa trovare d’accordo tutti i non-fascisti. Fascismo è: (1) non consentire la libertà di dissentire, di conseguenza criminalizzare chi pensa diversamente da chi detiene il potere e non consentire alle minoranze di diventare maggioranza; (2) teorizzare e praticare la violenza come strumento di lotta politica; (3) non riconoscere la legittimità della pluralità e, spesso, conflittualità dei poteri. Diversi autodichiarati antifascismi non supererebbero la prova della definizione minimale. Come qualificare, ad esempio, se non fascista la Russia nominalmente antifascista e antinazista di Putin? E la Cina? Tornando alla presunta reticenza di Giorgia Meloni. E’ possibile – in molti lo auspichiamo – che nel prossimo futuro l’attuale premier userà la parola antifascismo aggiungendo aggettivi che ne delimitino il significato. E questo sarebbe un fatto molto positivo. Positivo per tutti.

Franco Lo Piparo, ordinario di Filosofia del linguaggio all’Università di Palermo

E’ più importante essere antifascisti che dichiararsi tali, e su questo non c’è dubbio, ma provare a fare entrambe le cose insieme potrebbe non essere un’esperienza così mortificante, a meno di non voler turbare i sonni di chi non si dichiara antifascista perché semplicemente non lo è.

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