La manovra in linea con le aspettative di Bruxelles e degli italiani
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Figaro, Mundo, Bloomberg, Cinco dias e Guardian
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La manovra di Roma in linea con le aspettative di Bruxelles e degli italiani
Parigi, 2 ott - (Agenzia Nova) - Il documento economia e finanza (Def) approvato dal Consiglio dei ministri il 30 ottobre scorso risponde, almeno in apparenza, alle attese dell’Unione europea e a quelle degli italiani. Lo scrive il quotidiano economico francese “Le Figaro”, spiegando che il Def dimostra “le abilità” del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, capace di ottenere il massimo della disponibilità da Bruxelles. L’Italia punta a un deficit al 2,2 per cento del Pil, raggiungibile grazie a una serie di misure, come il piano di privatizzazioni da 3,5 miliardi di euro e la riduzione del debito pubblico dopo due anni in aumento. Tuttavia, la manovra non rappresenta una vera rottura con il passato, visto che il disavanzo strutturale passa dall’1,2 per cento all’1,4 per cento del Pil. L’Italia però vuole dimostrare di volersi attenere alle regole europee. Un atteggiamento che renderà Bruxelles più flessibile nei confronti di Roma.
Governo valuta restituzione 475 euro a chi spende 2.500 con bancomat
Madrid, 2 ott - (Agenzia Nova) - L'evasione fiscale costa all'Italia circa 100 miliardi di euro l'anno, di cui 35 miliardi solo di Iva non pagata. Al fine di recuperare almeno una parte di questo tesoretto, il governo di Giuseppe Conte ha deciso di fare della lotta all'evasione uno dei pilastri della prossima legge di bilancio e, per questo, sta studiando una serie di misure per incentivare l'uso delle carte di debito e/o credito per i pagamenti correnti. Lo scrive il quotidiano spagnolo "El Mundo", aggiungendo che una delle iniziative sul tavolo per abolire l'uso del denaro e far così emergere il nero è restituire fino a 475 euro ai cittadini che spendono almeno 2.500 euro con il bancomat in settori considerati ad alto rischio di evasione.
Visita Pompeo si apre con focus su tariffe
New York, 2 ott - (Agenzia Nova) - Il viaggio europeo del segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, si è aperto ieri a Roma con la discussione delle preoccupazioni dell'Italia di fronte alla prospettiva di nuovi dazi Usa sulle merci europee. Pompeo ha incontrato ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, inaugurando una visita di tre giorni a Roma che lo condurrà anche al Vaticano, per una udienza con papa Francesco. Conte e Pompeo hanno concordato in merito all'esigenza di rafforzare le relazioni commerciali tra i due paesi, concentrandosi su questioni quali la cooperazione industriale e le tariffe. Oggetto di discussioni sono state anche le relazioni strategiche con Russia e Cina, e l'esigenza di collaborare per giungere a una soluzione politica alla crisi in Libia. Conte si è fatto portavoce del timore dei produttori italiani per le tariffe Usa che potrebbero colpire 8 miliardi di dollari di merci europee, inclusi numerosi prodotti di pregio italiani.
Generali rinuncia all'alleanza con la spagnola Bbva
Madrid, 2 ott - (Agenzia Nova) - Generali ha deciso di ritirarsi dalla gara indetta dagli spagnoli di Bbva per cercare un partner assicurativo. Lo rende noto il quotidiano economico spagnolo "Cinco Dias", riportando alcune indiscrezioni filtrate dal "Sole 24 ore", secondo cui il passo indietro del colosso di Trieste sarebbe stato deciso dal Consiglio di amministrazione in una riunione dello lo scorso 26 settembre. Fonti finanziarie riferiscono che il costo dell'operazione si aggirerebbe fra 1 miliardo e 1,5 miliardi di euro, una cifra nelle disponibilità di Generali ma che, evidentemente, il gigante delle assicurazioni non ha ritenuto adeguata rispetto alle stime sui benefici.
Condannato Nicastri, il "re del vento"
Londra, 2 ott - (Agenzia Nova) - L'imprenditore Vito Nicastri, soprannominato il "re del vento" per i suoi importanti interessi negli impianti di energia eolica in Sicilia, è stato condannato a nove anni di carcere dal tribunale di Palermo per i suoi legami con la mafia. Lo riferisce il quotidiano britannico "The Guardian", spiegando che Nicastri è stato in particolare accusato di aver finanziato la latitanza del "capo dei capi" di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro.
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