Lo scontro con la Francia rischia di danneggiare l'economia italiana

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Mundo, Welt, Monde, Spiegel...

Italia-Francia: lo scontro con Parigi potrebbe “costare molto”, soprattutto a Roma

Amburgo, 28 gen 08:31 - (Agenzia Nova) - Lo scontro tra Italia e Francia potrebbe “costare molto”, soprattutto a Roma. È quanto si legge sul settimanale tedesco “Der Spiegel”, secondo cui la crisi tra Roma e Parigi, innescata e alimentata dalle dichiarazioni dei vicepresidenti del Consiglio, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, cui si sono aggiunte quelle del capo del governo, Giuseppe Conte, al Forum economico mondiale di Davos, rischia di danneggiare gravemente i rapporti italo-francesi, in particolare in materia di economia. Per la vicepresidente di Confindustria, Licia Mattioli, la polemica con la Francia avviata dall'Italia è “incomprensibile e controproducente”, data la posta in gioco. “Dopo la Germania, la Francia è il principale partner commerciale dell'Italia”. Oltralpe, è infatti diretto “il 10 per cento del totale delle esportazioni dell'Italia”. Importanti banche e compagnie assicurative italiane, “come Unicredit e Generali, sono di proprietà francese, così come grandi nomi della moda: Bulgari, Fendi, Gucci e Brioni”. Lo scontro tra Italia e Francia pone, inoltre, rischi elevati per i progetti comuni dei due paesi: il salvataggio di Alitalia, la fusione tra Fincantieri e Chantiers de l'Altantique già Stx France, la vendita Telecom, il risanamento delle banche italiane, il treno ad alta velocità Torino-Lione. Per l'Italia, afferma Mattioli, “la cooperazione con la Francia e l'Europa è l'unica prospettiva possibile”. 

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Salvini e Di Maio, “irresponsabili e pericolosi”

Berlino, 28 gen 08:31 - (Agenzia Nova) - I vicepresidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sono “irresponsabili e pericolosi”. Con questo duro giudizio, l'emittente radiofonica tedesca “Deutschlandfunk” commenta le ultime iniziative e dichiarazioni del leader della Lega e del capo politico del Movimento 5 Stelle (M5S). Iniziative e dichiarazioni, specialmente in materia di immigrazione e Unione europea, che rischiano di “portare l'Italia nell'isolamento”. Con la loro retorica, Salvini e Di Maio “distruggono tutto, perché non sono capaci di altro”. I due vicepresidenti del Consiglio “rimproverano e minacciano, urlano e si arrabbiano, trovano sempre un colpevole per tutti i problemi del mondo, anche i più complessi”. Uno “stile politico irresponsabili e pericolosi”, secondo “Deutschlandfunk”. L'obiettivo di Salvini e Di Maio è mobilitare il consenso per Lega e M5S in vista delle elezioni europee e amministrative che si terranno in Italia nel corso dell'anno. Salvini e Di Maio, afferma “Deutschlandfunk”, “non hanno rispetto per le istituzioni e le alleanze, non ne capiscono nemmeno il valore. I compromessi sono per loro nient'altro che segni di debolezza. Non importa quale gioco giochino, non può esserci che un vincitore. Non si fanno prigionieri”.

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Salvini chiede all'Aia di accogliere i migranti a bordo della Sea Watch 3

Mosca, 28 gen 08:31 - (Agenzia Nova) - Il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha presentato una richiesta ufficiale al governo dei Paesi Bassi affinché accolga la nave Sea Watch 3, operata dall'organizzazione non governativa tedesca Sea Watch e battente bandiera olandese, con a bordo 47 migranti salvati nel Mediterraneo. Da giorni, si legge sulla stampa russa, la Sea Watch è all'ancora al largo di Siracusa in attesa dell'autorizzazione delle autorità italiane ad attraccare in porto e sbarcare i migranti. Tuttavia, Salvini ha negato tale permesso, ribadendo la propria politica di fermezza sulla chiusura dei porti italiani alle navi delle ong che salvano i migranti nel Mediterraneo.

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La destra al governo “porta i migranti verso la criminalità”

Berlino, 28 gen 08:31 - (Agenzia Nova) - Il decreto sulla sicurezza e l'immigrazione, fortemente voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, rischia di aumentare l'insicurezza degli italiani, poiché “porta i migranti verso la criminalità”. È quanto sostiene il quotidiano tedesco “Die Welt”, spiegando che le misure restrittive in materia di immigrazione contenute nel provvedimento potrebbero costringere gli immigrati giunti in Italia a compiere reati o aderire a organizzazioni criminali. Secondo “Die Welt”, per esempio è questo il rischio associato alla chiusura dei Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), come quello di Castelnuovo di Porto presso Roma recentemente sgomberato, prevista dal decreto sulla sicurezza e l'immigrazione. Privi di assistenza, i migranti giunti in Italia potrebbero rivolgersi alle organizzazioni criminali o compiere reati per poter sopravvivere.

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Italia-Venezuela: Conte chiede di non trasformare il paese sudamericano in un campo di scontro internazionale

Madrid, 28 gen 08:31 - (Agenzia Nova) - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha auspicato la riconciliazione del Venezuela e chiesto di evitare che il paese diventi un campo di scontro e divisione a causa dell'imposizione di paesi stranieri. Lo riferisce il quotidiano spagnolo "La Vanguardia", precisando che, secondo Conte, "in questo momento è di fondamentale importanza evitare un'escalation di violenza all'interno del paese e cercare di impedire che il Venezuela, attraverso l'imposizione di paesi stranieri, diventi un campo di confronto e divisione tra attori globali". Attraverso un post pubblicato sui social network, il premier ha detto che il suo governo segue "la situazione con costante attenzione" e ha incoraggiato "la riconciliazione nazionale e un processo politico che si svolga in modo ordinato e che permetta al popolo venezuelano di prendere decisioni democratiche libere il prima possibile".

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PANORAMA INTERNAZIONALE


 

Credito: le banche spagnole aumentano l'esposizione in Italia e Regno Unito

Madrid, 28 gen 08:31 - (Agenzia Nova) - Le banche spagnole, nel terzo trimestre del 2018, hanno ridotto la loro esposizione nei confronti della Turchia, dell'Argentina e del Brasile e ne hanno aumentato il peso in Italia e nel Regno Unito. Lo riferisce il quotidiano "La Vanguardia", citando i dati ufficiali diffusi dalla Banca dei regolamenti internazionali. Nel caso della Turchia, in coincidenza con le turbolenze che hanno colpito la valuta e l'intera economia ottomana, le banche spagnole hanno ridotto gli investimenti del 16,5 per cento, a 61 miliardi di dollari (53,5 miliardi di euro). L'esposizione delle banche spagnole verso l'Argentina, che nel maggio scorso ha richiesto assistenza finanziaria al Fondo Monetario Internazionale (Fmi), è scesa a 21,4 miliardi di dollari (18,79 miliardi di euro) nel terzo trimestre del 2018, il 12,8 per cento in meno rispetto al trimestre precedente. Nel caso del Brasile, nel terzo trimestre le banche spagnole si sono esposte per 148,9 miliardi di dollari (130,6 miliardi di euro), 1,8 per cento in meno rispetto ai dati del trimestre precedente. Al contrario, le banche spagnole hanno investito in Italia, dove la coalizione di governo tra la Lega e M5s è salita al potere nel maggio 2018, per un totale di 75,9 miliardi di dollari (66, 58 miliardi di euro), una cifra dell'8,8 per cento superiore rispetto al secondo trimestre e pari all'11,3 per cento del totale bancario internazionale, appena dietro le banche francesi e tedesche.

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Ue-Venezuela: le grandi potenze europee, eccetto l'Italia, mettono Maduro alle strette

Madrid, 28 gen 10:09 - (Agenzia Nova) - Le grandi potenze europee, ad eccezione dell'Italia, hanno compiuto un passo importante per mettere alle strette Nicolas Maduro. Lo scrive il quotidiano "El Mundo", spiegando che, lo scorso 26 gennaio, Spagna, Germania, Francia e Regno Unito hanno offerto al successore di Hugo Chavez otto giorni di tempo per convocare le elezioni, prima di riconoscere ufficialmente Juan Guaidò, leader dell'opposizione e dell'Assemblea nazionale, come nuovo presidente del Venezuela. All'iniziativa si sono poi aggiunti anche Paesi Bassi e Portogallo. Lo scorso 23 gennaio, con un gesto arrivato a sorpresa, Guaidò si è autoproclamato presidente del paese, denunciando l'illegittimità del secondo mandato di Maduro che, a suo dire, avrebbe truccato le elezioni celebrate nel maggio del 2018.

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Merkel invoca “tolleranza zero” contro l'antisemitismo

Berlino, 28 gen 10:09 - (Agenzia Nova) - In occasione della Giornata della memoria, celebrata ieri 27 gennaio, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha lanciato un appello a contrastare l'antisemitismo. Secondo quanto riferito dal quotidiano tedesco “Die Welt”, in un videomessaggio Merkel ha affermato che la Giornata della memoria “ci ricorda quel che il razzismo, l'odio e la disumanità possono fare”. Pertanto, “tutti devono assumersi la propria responsabilità di mostrare tolleranza zero nei confronti dell'antisemitismo, della disumanità, dell'odio e del delirio razzista”, ha evidenziato il cancelliere tedesco. Merkel ha, quindi, affermato che l'antisemitismo e il razzismo sono ancora parte della società tedesca. In particolare, il cancelliere tedesco ha dichiarato che oggi in Germania vi sono “diverse forme” di antisemitismo: da una parte, l'odio per gli ebrei “della popolazione locale, dall'altra quello manifestato in vari modi dagli immigrati musulmani”.

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Macron riparte all'offensiva contro i gilet gialli

Parigi, 28 gen 10:09 - (Agenzia Nova) - Durante la sua visita in corso al Cairo il presidente francese, Emmanuel Macron, ha spiegato che la crisi dei gilet gialli in Francia non è dovuta alle politiche effettuate negli ultimi mesi dal governo, ma ha delle cause riconducibili a “un malessere democratico” generale. Lo riferisce il quotidiano francese “Le Monde”, spiegando che per Macron è finita “l’ora del mea culpa”. Dopo le concessioni fatte ai gilet gialli a dicembre scorso e il grande dibattito nazionale avviato il 15 gennaio, Macron vuole riprendere in mano la situazione in Francia. Il presidente francese attende la fine del grande dibattito nazionale per rispondere alle proteste che in questi ultimi due mesi hanno scosso la Francia. Per il momento, il titolare dell’Eliseo assicura che metterà fine alla gestione “verticale” del potere praticata fino ad oggi.

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