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Italia e Francia in guerra su Leonardo Da Vinci

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Sueddeutsche Zeitung, Abc, Vanguardia

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Gli investitori esteri hanno scaricato 1,5 miliardi di titoli di Stato italiani
Londra, 20 nov 08:41 - (Agenzia Nova) - Gli investitori esteri nel mese di settembre si sono disfatti di titoli di Stato dell'Italia per un valore netto totale di 1,5 miliardi di euro: lo scrive il quotidiano economico britannico "Financial Times", riportando gli ultimi dati diffusi ieri lunedì 19 novembre dalla Banca d'Italia; secondo il giornale della City di Londra, si tratta di un ulteriore segno che le fibrillazioni sui mercati negli ultimi sei mesi hanno eroso l'appetito per le obbligazioni italiane. Le vendite di settembre sono state inferiori a quelle registrate lo scorso mese di agosto quando gli investitori stranieri, spaventati dai primi negoziati con Bruxelles sulla controversa Legge di bilancio italiana, avevano venduto titoli per 17,4 miliardi; ma è il quarto calo mensile dello stock di titoli in mani estere e porta a 68 miliardi il totale della riduzione del debito pubblico dell'Italia detenuto da stranieri da quando a Roma ha preso il potere la coalizione di governo populista. I dati della Banca d'Italia, ricorda l'articolo della giornalista Kate Allen specialista in debiti sovrani, sono arrivati mentre il governo ha deciso di puntare sui risparmi delle famiglie italiane per finanziare il suo deficit: ieri il Tesoro ha aperto l'asta dei BTP Italia, una obbligazione legata all'inflazione e riservata ai piccoli investitori; l'andamento dell'asta, che proseguirà fino a giovedì prossimo 22 novembre, secondo il "Financial Times" viene seguita con grande attenzione dagli analisti finanziari per vedere se poi davvero i risparmiatori italiani hanno grande voglia di sottoscrivere i titoli del debito nazionale.
Italia: dubbi sulle privatizzazioni annunciate dal governo
Monaco di Baviera, 20 nov 08:41 - (Agenzia Nova) - I partiti populisti al governo in Italia intendono aumentare il risparmio pubblico e ridurre il debito vendendo immobili demaniali, ma “gli osservatori dubitano che questo piano sia realistico”. È quanto si legge sul quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung”, che commenta l'annuncio dato dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, secondo cui il governo ha deciso di “accelerare la riduzione del debito pubblico aumentando all'1 per cento del Pil l'obiettivo dei proventi derivanti dalle privatizzazioni che verranno effettuate nel 2019”. Tria ha esposto tale obiettivo ai commissari europei per gli Affari economici e monetari e per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali, rispettivamente Pierre Moscovici e Vladis Dombrovskis. Tuttavia, nota la “Sueddeutsche Zeitung”, gli osservatori dubitano della reale efficacia della “offensiva di privatizzazioni” che il governo italiano si appresta a lanciare. Diversi esecutivi in carica a Roma hanno infatti annunciato e tentato di realizzare la vendita di beni demaniali per ridurre il debito pubblico, senza riuscirvi. Inoltre, il deciso intervento dello Stato nell'economia propagandato sia dalla Lega sia dal Movimento 5 Stelle generano scetticismo circa l'effettiva volontà del governo italiano di procedere con le privatizzazioni.
Italia: il ministro dell’Economia ribadisce agli alleati europei che il bilancio non verrà modificato
Madrid, 20 nov 08:41 - (Agenzia Nova) - Il governo italiano non cede alle pressioni dell'Unione europea. In occasione del vertice dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell'Eurozona, celebrato lunedì a Bruxelles, il responsabile del Tesoro, Giovanni Tria, ha ribadito che non ci saranno cambiamenti nel progetto di bilancio per il 2019, nonostante le minacce della Commissione europea di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia per deficit eccessivo. Lo scrive oggi il quotidiano spagnolo “Abc”, sottolineando che, se Bruxelles dovesse mettere in pratica i suoi avvertimenti, allora il governo gialloverde potrebbe essere colpito da dure sanzioni intorno alla fine di gennaio. Ma l’Italia vuole tirare dritto per la sua strada con una manovra che prevede un deficit del 2,4 per cento in rapporto al Pil, il doppio rispetto a quanto accordato dal governo precedente e a dispetto del mostruoso debito pubblico, che ammonta a 2.300 miliardi di euro, il 132 per cento del Pil. Per convincere l'Ue, il ministro Tria ha promesso che il governo in nessun caso sforerà il suo obiettivo, circostanza questa che in Europa credono sia altamente improbabile. Secondo alcuni media, Bruxelles avrebbe chiesto all'Italia di ridurre le spese per il 2019 di 18-22 miliardi di euro, una cifra che potrebbe essere raggiunta eliminando le sue due principali promesse elettorali: il reddito di cittadinanza e la riduzione dell'età pensionabile.

      
Italia e Francia si scontrano su Leonardo
Madrid, 20 nov 08:41 - (Agenzia Nova) - I rapporti tra Italia e Francia non dei migliori da quando la Lega e il Movimento 5 Stelle sono arrivati al potere. Lo scrive oggi il quotidiano spagnolo “La Vanguardia”, sottolineando i ben noti contrasti fra il ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini, e il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, sul tema dell’immigrazione. Tuttavia, nessuno poteva immaginare che le tensioni diplomatiche tra i due grandi paesi europei potessero raggiungere anche il mondo dell'arte. A pochi mesi delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, l’Italia ha deciso di contrastare gli ambiziosi piani del Louvre, privando il museo parigino delle più belle opere del genio fiorentino. Se infatti il precedenti governo, guidato da Paolo Gentiloni, aveva promesso, attraverso una serie di mail, che avrebbe prestato a Parigi le opere del maestro esposte nei musei pubblici italiani e che non avrebbero organizzato alcuna grande iniziativa che potesse oscurare il progetto del Louvre, l’attuale amministrazione italiana ha annunciato di voler rivedere il “vergognoso”accordo. "Non è perché è la Francia, sarebbe lo stesso con la Finlandia", ha spiegato il sottosegretario alla Cultura e al Turismo, Lucia Borgonzoni, in quota Lega. “Leonardo è italiano, in Francia ci è solo morto”, ha insistito la Borgonzoni.
Italia: hacker attaccano posta certificata, violati 500 mila account Pec di magistrati e funzionari di sicurezza
New York, 20 nov 08:41 - (Agenzia Nova) - Sono circa 500 mila gli account di posta certificata (Pec) cui ignoti hacker hanno ottenuto l'accesso, compresi quelli di magistrati e funzionari della sicurezza. Come ha riferito ieri Roberto Baldoni, responsabile della sicurezza informatica dello Stato, si tratta del più grave attacco informatico subito dall'inizio dell'anno. Le e-mail certificate garantiscono infatti la validità dell'identità del mittente, nonché la data e l'ora di invio e ricezione dell'email, fornendo loro validità giuridica. L'attacco - scrive il quotidiano statunitense "New York Times" - è avvenuto il 12 novembre scorso e ha colpito un server vicino a Roma che gestisce account di posta elettronica certificati per la pubblica amministrazione. Gli hacker hanno avuto accesso ai dati di circa 500 mila account, compresi quelli di circa 9.000 magistrati e membri di una delle più importanti agenzie di sicurezza intergovernativa. "L'unica cosa che sappiamo per certo è che questo attacco non è stato lanciato dall'Italia", ha detto Baldoni in una conferenza stampa.
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