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Il Visco Gate dimostra che serve più accountability nelle banche centrali

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Frankfurter Allgemeine Zeitung, New York Times, Sueddeutsche Zeitung, Guardian, Bloomberg Business Week

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La Bce vuole acquistare meno obbligazioni in futuro, ma per più tempo
Berlino, 24 ott 08:34 - (Agenzia Nova) - Peter Praet, capo economista della Banca Centrale Europea (Bce), dieci giorni fa ha parlato a New York durante l'annuale incontro del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale, ma le decisioni in merito alla politica adottata per il futuro dalla Bce saranno illustrate solo durante la prossima riunione prevista per la settimana prossima. Stando alle indiscrezioni della stampa tedesca, Francoforte deciderà di continuare con la politica di acquisti di obbligazioni statali anche il prossimo anno, ma con volumi più bassi e per un periodo prolungato. Inoltre tale volume non potrà superare un terzo del totale delle obbligazioni di ciascun Paese, per non passare per un finanziamento che è vietato e contro cui si è chiaramente schierata la Germania. Finora la Bce ha acquistato più di due mila miliardi di euro in obbligazioni governative, ma anche un 20 per cento di quelle societarie. “La Bce acquisterà da gennaio a settembre del prossimo anno obbligazioni per un valore di 30 miliardi di euro al mese, per poi terminare entro la fine dell’anno”, ha detto Joerg Kraemer, capo economista di Commerzbank. L’unione monetaria è ancora fragile e in molti Paesi, in particolare l’Italia, la fine del sostegno della Bce rischierebbe di innescare una crisi del debito. Andreas Rees, capo economista per la Germania di UniCredit, a cui appartiene anche la HypoVereinsbank, sostiene: “La Bce ha reagito al buon sviluppo economico nella zona euro. Questo permette una politica monetaria un po’ più allentata”. Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, è uno dei critici più acuti degli acquisti di obbligazioni, ma è in minoranza tra i banchieri centrali europei. I risparmiatori ora sperano che i tassi d’interesse aumentino un po’. Secondo le stime di DZ Bank in Germania dal 2010-2016 sono andati in fumo circa 200 miliardi di euro di interessi "mancati" per effetto delle politiche espansive della Bce.

       
Italia: il Nord chiede maggiore autonomia
Berlino, 24 ott 08:34 - (Agenzia Nova) - Il Nord Italia chiede maggiore autonomia da Roma. Ai referendum consultivi indetti dalle regioni di Veneto e in Lombardia, la stragrande maggioranza degli elettori ha espresso una volontà chiara in questo senso, specie sul fronte fiscale. Nel Veneto ha votato quasi il 60 per cento dei cittadini, e tra questi il 98 per cento si è detto favorevole all'autonomia. In Lombardia ha votato il 38 per cento dei cittadini, e i favorevoli sono stati il 96 per cento. L’esito del voto non ha conseguenze dirette. Se Veneto e Lombardia vogliono davvero negoziare con lo Stato centrale per estendere l’autonomia, i loro parlamenti regionali devono prima preparare un documento con le richieste. Dal 2001, l’articolo 117 della Costituzione ha portato a un catalogo con due dozzine di competenze che le regioni possono richiedere. Queste includono, tra l’altro, assistenza sanitaria, protezione ambientale, relazioni commerciali esterne dell’economia regionale, parte del sistema educativo e protezione civile. Luca Zaia, governatore del Veneto e uno degli propugnatori dei referendum, ha dichiarato di voler ottenere “tutti i 23 poteri”, ma per questa legislatura probabilmente non ci sono i tempi necessari. Zaia ha promesso più autonomia fiscale, mentre Roberto Maroni, governatore della Lombardia, più sicurezza pubblica e competenze sugli immigrati. In Italia, tutti sono d’accordo sul fatto che il perseguimento dell’autonomia nel Nord non sia paragonabile a quella dei catalani: “La Catalogna è una storia completamente diversa”, ha detto Zaia, “nessuno chiede uno Stato del Veneto”, ha precisato.
    
 
Malta, l'omicidio della giornalista "potrebbe essere legata al traffico illegale di petrolio"
Londra, 24 ott 08:34 - (Agenzia Nova) - Ci sono possibili legami tra l'omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, uccisa la scorsa settimana con una bomba piazzata nella sua auto, e l'inchiesta italiana su un traffico illegale di petrolio: lo scrive il quotidiano britannico "The Guardian" riferendo le parole del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Sentito dal "Guardian", il procuratore siciliano ha detto di "non poter escludere" la possibilità che dietro all'omicidio di Caruana Galizia ci siano alcune delle persone prese di mira dalla sua inchiesta sulla vasta rete di contrabbando di carburanti che parte dalla Libia e raggiunge l'Italia passando per Malta, coinvolgendo anche organizzazioni criminali in Sicilia: "I nomi di alcune di queste persone", ha detto Zuccaro, "sono apparsi in diversi articoli scritti in passato dalla giornalista maltese sul traffico illegale di petrolio tra la Libia e Malta". In particolare il "Guardian" cita la figura di Darren Debono, un cittadino maltese arrestato nell'isola italiana di Lampedusa nell'ambito dell'inchiesta del procuratore Zuccaro alcuni giorni dopo l'assassinio della giornalista maltese: l'uomo non è accusato in relazione all'omicidio della Caruana Galizia, ma il quotidiano britannico sottolinea come il suo nome sia comparso in diversi articoli pubblicati dalla giornalista, che prima di essere uccisa aveva rivelato di esser stata minacciata da persone vicine a Debono e aveva denunciato che proprio i traffici illegali tra Libia e Malta erano dietro l'omicidio di due pescatori maltesi uccisi negli scorsi mesi con bombe piazzate nelle loro auto. Il procuratore Zuccaro ha detto al "Guardian" che i suoi tentativi di collaborare con le autorità maltesi finora sono stati vani e che le sue richieste di cooperazione giudiziaria non hanno ricevuto risposta per ben 18 mesi: "Malta sta diventando un paradiso per ogni tipo di criminali", ha denunciato il magistrato italiano.
Giugliano ("Bloomberg"): serve più accountability nelle banche centrali
New York, 24 ott 08:34 - (Agenzia Nova) - "Bloomberg" pubblica un editoriale di Ferdinando Giugliano sulla polemica politica che nelle ultime settimane è ruotata attorno alla figura del direttore uscente della Banca d'Italia, Ignazio Visco, accusato dal Partito democratico dell'ex premier Matteo Renzi di non aver vigilato in maniera adeguata sul sistema bancario nazionale. Le discussioni in corso in Italia attorno alla nomina del nuovo direttore della Banca d'Italia si sono trasformate in un "deprimente scontro di potere", scrive Giugliano, ma hanno almeno il merito, secondo il giornalista, di aver sollevato una importante questione: come, cioè, "il paese dovrebbe bilanciare indipendenza e accountability nell'eventualità di un fallimento della banca centrale".
Migrazioni: Save the Children sospende le operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale
New York, 24 ott 08:34 - (Agenzia Nova) - L'organizzazione non governativa Save the Children ha annunciato ieri la sospensione delle operazioni di soccorso dei migranti nel Mediterraneo centrale, in risposta al calo delle partenze dalla Libia e al peggioramento del quadro della sicurezza. Da settembre dello scorso anno la nave Vos Hestia della Ong ha soccorso 10 mila migranti, affidandoli poi alle autorità italiane. Ieri la nave è stata oggetto di perquisizioni da parte delle forze dell'ordine italiane nell'ambito delle indagini sui presunti contatti diretti tra i gruppi umanitari che hanno soccorso per mesi i migranti e i trafficanti libici di esseri umani. Save the Children ha reso noto che la decisione di sospendere le operazioni non ha nulla a che fare con la perquisizione.
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