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innamorato fisso

Dispiace che gli ex macelli diventino galleria d’arte

Maurizio Milani

Fosse per me chiuderei anche il Teatro alla Scala a data da destinarsi, sperando che in questa parentesi temporale venga occupato e trasformato in bivacco dai produttori caseari di Sondrio

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Dispiace che l’area dell’ex macello di Milano sia diventata galleria d’arte. Dov’è tutta quest’arte per riempire 750 mila metri quadri costruiti per macellare bestiame? Purtroppo non è l’unico spazio occupato da “ciarpame”. L’ex Ansaldo per esempio: gli scenografi della Scala si lamentarono: “E’ troppo piccolo”. Ma prima i vostri colleghi come facevano? L’Ansaldo è 540 mila metri quadri, cosa c’è da costruire in cartapesta? La balena di Pinocchio? E fatecela stare dentro. Non possiamo darvi la vecchia area della Maserati Innocenti a Lambrate, sono 4 milioni di metri quadri. Non è che l’economia della Lombardia e di Milano gira intorno al Teatro alla Scala. Anzi, se fosse per me lo chiuderei a data da destinarsi, sperando che in questa parentesi temporale venga occupato e trasformato in bivacco dai produttori caseari di Sondrio (che fanno bene essendo finti rom). Basta trasformare tutto in gallerie d’arte. Ma che potenza industriale siamo? Scusate, che eravamo. Oggi siamo impegnati a disquisire sulle performance demenziali di Marina Abramovich. Che a me diverte molto comunque. E fa bene a comportarsi così. Da povera scema.

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