Giugno 2020, il sindaco Brugnaro saluta i regatanti alla Vogada per la rinascita della città dopo la prima ondata del coronavirus (LaPresse) 

Venezia in A, meglio lo stadio del museo

Maurizio Milani

Il sindaco Brugnaro smantella il Guggenheim (la pop art piace solo ai critici comunisti). Poi accompagna in esilio il prof. Cacciari. Patty Pravo direttrice per un giorno del casinò. Scrive Milani, che ha già aderito a Coraggio Italia

Luigi Brugnaro, sindaco della città più bella del mondo. Aderisco volentieri al suo neo partito “Coraggio Italia”. I sondaggi ci danno al 21 per cento. Seguiamo il sindaco sui social (in attesa che Draghi al Quirinale lo incarichi di formare il governo 2023-2028. sempre Draghi nel 2028 riconferma Brugnaro alla guida del paese. In pratica l’attuale sindaco di Venezia governerà l’Italia per due legislature piene. Mai successo dall’unità d’Italia. Tranne con Facta, ma neanche). 

  

  
Foto n. 1 Facebook: Brugnaro al salone nautico della Serenissima. Finalmente presenta il bucintoro restaurato. Era l’ultimo rimasto. Napoleone l’aveva spaccato in due per dispetto alle monarchie europee. Gettato nel fiume Tagliamento, era stato recuperato dagli uomini-rana del Wwf. Ieri. Il bucintoro verrà collocato nella sala del Consiglio comunale. Taglia il nastro Mara Venier, la più bella veneziana del mondo. Quando Brugnaro andrà a Palazzo Chigi, il posto di sindaco sarà suo (per acclamazione durante il Carnevale). La manifestazione (per motivi di ordine pubblico) non si terrà a Venezia ma ad Amalfi. Sarà bellissima uguale. 
Foto n. 2 TikTok: sempre al salone nautico di Venezia (il più importante al mondo per barche elettriche), Luigi Brugnaro consegna 25 “imbarcazioni spazzino” al presidente della municipalizzata. Tutte dotate di motore elettrico. Batterie al litio (che esauste non vanno sbattute in laguna. Se però lo fai, è meno grave che sversare idrocarburi). Su Twitter un curioso post ci colpisce del sindaco: “Appena finisce questa baracconata di fiera, butto giù le mura dell’Arsenale”.


Un follower chiede: “Ma perché, sindaco? E’ il simbolo della potenza della Repubblica marinara”.
Brugnaro risponde: “Cominciamo a demolirlo, poi vediamo!”. 

  

 
Da informazioni riservate del Foglio, le intenzioni del sindaco sono di usare l’area per il nuovo stadio del Venezia. La prova? E’ la foto n. 2 di Instagram sul profilo del sindaco. Brugnaro nel ritiro del Venezia calcio illustra un plastico “strano” a dirigenti e giocatori. Sembra una papaya allungata. Andando a curiosare sul profilo dell’archistar Fuksas, eccola. E’ il progetto del nuovo stadio con tetto mobile. Chiuso, più che una papaya allungata, sembra una vergogna edilizia (con rispetto parlando verso tutte le parti in causa). Difficilmente verrà approvato dalla commissione edilizia. Ma per me è il più bell’impianto calcistico d’Europa. 

 

 
Foto n. 4.200 Instagram: Brugnaro alla sede Anci a Firenze. E’ stato eletto il sindaco più amato dagli italiani. Riceve la targa da Dario Nardella e Antonio Decaro: vincitori ex aequo della precedente edizione. E che hanno aderito oggi a “Coraggio Italia 21 per cento”. Le votazioni avvengono sulla piattaforma Rousseau, recentemente espropriata dallo stato alla Casaleggio associati. Questi hanno fatto ricorso a Strasburgo. Ma la sentenza è : “No. Lamentela priva di fondamento. La Repubblica italiana ha fatto bene a portarvela via. Trovatevi un altro lavoro. Anche in agricoltura. Non è che tutti ci mettiamo a tirare fuori nuove app”.

  
Foto n. 41 TikTok: Brugnaro accompagna in esilio Massimo Cacciari. L’immagine vede il sindaco sul molo dell’isola di Pellestrina congedarsi dal filosofo. Questi con le sue tesi eretiche in televisione ha determinato il suo confinamento coatto (anche se sull’isolotto più bello della laguna). Non potrà muoversi da qui e ha l’obbligo di firma presso un bar che fa da ufficio (ausiliario) di governo. Con delega prefettizia. Il provvedimento di limitazione della libertà per il prof. Cacciari è arrivato ieri da Roma. La firma è anonima. Ma è di altissima autorità (mica l’ho firmato io). La comunità internazionale protesta per tale atto. Cacciari spiazza tutti su TikTok. Nel video dichiara: “Il mio sogno è sempre stato quello di ritirarmi a Pellestrina, fare passeggiate nel verde e dedicarmi ai miei studi. Sono felice. Ringrazio di cuore chi mi ha ridotto così”. 

  
Brugnaro twitta: “Contento tu, contenti tutti! Se hai bisogno chiama l’assistente sociale di Monfalcone. La nostra è in ferie”. 
Altra bellissima foto sul profilo Facebook del sindaco. E’ insieme all’uomo più piccolo del mondo, accampato con il suo tendone sull’isola di Torcello. Sia il sindaco che l’uomo più piccolo del mondo sono dentro il Canal Grande. Quando c’è bassa marea, per dimostrare che si tocca. Questo per invogliare il turismo. La foto con l’uomo più piccolo del mondo, che “tocca” in mezzo al Canal Grande, è la più vista nella storia del social. 

 
Sul profilo Instagram del comune, Brugnaro con Patty Pravo appena eletta direttrice del casinò, la più bella sala giochi del mondo. Patty dichiara a Youtube: “Darò un fine etico ai proventi della casa da gioco”. 
Un utente da Barletta le chiede: “Gentilmente! In che misura?”.
Patty Pravo: “Le rispondo subito: il 95 per cento degli utili”. 
Brugnaro, venuto a conoscenza di queste dichiarazioni, le revoca il prestigioso incarico. Per non offendere la grande artista, uno dei vanti della città, Patty viene nominata direttore artistico della Fenice. 

 

 
Foto n. 26.291 TikTok: Brugnaro all’istituto tecnico per gondolieri, sede staccata di Chioggia. Consegna i diplomi ai maturati. Tra questi, due neo diplomati tunisini. Ormai i gondolieri sono in tutto il mondo. Per esempio a Las Vegas, nel laghetto del Rhodesia casinò, gira fissa una gondola. E’ governata da un ex studente di Chioggia. Da una verifica in segreteria della scuola, il soggetto non risulta mai essere stato iscritto all’istituto. Avrà falsificato il curriculum. Comunque la gondola la sa portare. E’ andata in viaggio di nozze mia sorella in Nevada. Dormivano e giocavano tutto il giorno al Rhodesia casinò! Mi disse che il gondoliere che vogava sotto l’hotel era bravissimo. Non ha mai spaccato un remo. Cosa frequente in laguna. 

 
Facebook filmato (in diretta adesso): Brugnaro con fascia tricolore accoglie la nave da crociera più grande al mondo. Fabbricata nei cantieri navali di Pittsburgh. Si fermerà a Venezia due ore. Foto del comandante di Torre Annunziata con Brugnaro. Proteste del nipote di Cacciari: “No alle grandi navi in laguna!”.
Brugnaro gli urla: “Se non la smetti ti mando al confino alle isole Tremiti!”.
Nipote di Cacciari: “E’ quello che voglio!”.
Il filmato fa il giro della rete. Viene visto anche dal sindaco di Amsterdam, che telefona: “Luigi! Le nostre due magnifiche città rischiano di andare sotto se si scioglie il Polo nord”.
Brugnaro: “Potremmo spostarle più verso l’interno”.
Sindaco di Amsterdam: “Cosa dici di farci dare i soldi per il Recovery fund per costruire un canale che collega le nostre due città?”.
Brugnaro: “Ottima idea! La giro subito a Ursula von der Leyen”.
Sindaco di Amsterdam: “Ciao Luigi, vediamoci al porto di Rotterdam stasera”.
Brugnaro: “Sempre alla enoteca di zio Gaetano?”.
Sindaco di Amsterdam: “Sì, certo, da quel galantuomo di Gaetano! Ciao, grazie!”.

 

 
La foto che farà la storia: Brugnaro sul ponte di Rialto con la Coppa America alzata. Sia Facebook sia Instagram, TikTok, Twitter la mettono come foto del giorno. Mai successo prima che questi colossi web avessero la stessa foto d’apertura. La decisione viene presa dalla Federazione mondiale vela. Per presunte irregolarità allo scafo di New Zealand (nel 1992) la Coppa America di quella edizione viene assegnata al Moro di Venezia e a Mascalzone latino. Le barche abbandonate da decenni presso il porticciolo di Jesolo vengono subito battute all’asta su eBay. Prezzo base 50 milioni di dollari. Inutile dire che a suo tempo il comune di Venezia le aveva avute in regalo. Sono milioni che entrano nelle casse del comune. Una roba mai vista prima. Brugnaro ha già detto: “Servono per lo stadio!”. Per me è giusto.

 
Nella foto Instagram n. 73 un’altra iniziativa che condivido: Brugnaro smantella il museo Guggenheim. Inutili le proteste di Karole Vail, direttrice della collezione d’arte moderna più importante del mondo. Le opere vengono traslocate presso una villa palladiana sul Brenta di Angelina Jolie. Che tra l’altro non è mai in casa. Brugnaro si spiega su TikTok: “Dobbiamo decidere che strada prendere per Venezia. Adesso che la nostra società di calcio è in serie A, è giusto avere una sede importante. Ecco perché ho sfrattato il Guggenheim. Parliamoci chiaro: Venezia è tutta un’opera d’arte, non ha bisogno di quadri pop art che hanno il gradimento di critici d’arte comunisti. Basta croste passate per opere d’arte. Il museo Guggenheim a Venezia non è gradito”. Moltissimi like a questa presa di posizione netta. La gente è stufa dell’arte informale, vuole tornare al classico. Da queste dichiarazioni del sindaco, la reazione di un malato di mente già ospite del Sert. Salta sulla barca che sta trasferendo i capolavori del Guggenheim, prende una tela di Pollock e la scaglia dentro l’Harry’s bar, il leggendario locale simbolo del capoluogo veneto. La tela si rompe, giustamente. Il titolare dell’Harry’s, anche se mestamente, non può fare altro che buttarla nel canale. Per questo verrà indagato. Patteggia l’esilio. Viene tradotto sull’isola di Murano. Esentato dal soffiare il vetro. Anche se la sentenza dice che dovrebbe. Lui si rifiuta. Pena ridotta.
Su TikTok: Brugnaro ed Elton John fanno la pace dopo le discussioni (per niente sui social). La rockstar e il sindaco a Riva del Garda. Foto sul lungolago e visita alla scuola di windsurf. Intitolata a Elton John. Brugnaro dà la cittadinanza onoraria di Portogruaro a Elton, che è tutto contento. Nasce una polemica su Twitter. Il sindaco di Portogruaro si lamenta con Brugnaro: “Luigi! Scusa, non per mancarti di rispetto, ma perché non gli hai dato la cittadinanza di Venezia, invece che la mia?”. 
Brugnaro: “Non preoccuparti, come opera compensativa sarai mio ministro dell’Interno quando sarò a Palazzo Chigi”.
Sindaco di Portogruaro: “Allora va benissimo! Scusa Luigi per la franchezza”.
Brugnaro: “Ma stimo molto le persone franche, per questo ti ho scelto per il ministero più delicato. Ciao!”.

 

 
Passiamo alla foto comparsa adesso su Facebook (in molti profili): governatore Toti, Zaia, Fontana e Brugnaro al Luxury hotel della città più bella del mondo. Il Luxury è stato recentemente nominato dal New York Times il più bell’hotel del pianeta. Appena saputa la notizia Brugnaro lo ha espropriato. Oggi è sede della regione Veneto. L’incontro dei presidenti delle regioni più importanti d’Italia (a breve anche Zingaretti, Musumeci e De Luca) è per l’adesione piena e incondizionata a “Coraggio Italia”. Nel cui statuto c’è la restituzione delle terre portate via allo stato vaticano dai Savoia. Nelle intenzioni di Brugnaro anche con l’appoggio del presidente Biden, c’è quello di trasformare l’assetto istituzionale, che sarà Repubblica cattolica italiana. La prima in occidente. Inutile dire che la massima autorità delle città non sarà più il prefetto ma il vescovo. Questo programma di Brugnaro è ostacolato da Bruxelles, per cui non si fa. La lettera della Troika è stata chiara. Se volete tirare indietro le lancette della storia, niente 275 miliardi di Recovery. Brugnaro twitta: “Amici, sarà per il prossimo giro. Per adesso votiamo ancora Forza Italia”. La Confindustria di Venezia festeggia. Nella foto Brugnaro, nella sede che ha presieduto, è accanto al senatore Razzi. Invitato al casinò come falso croupier. 
Razzi: “Mi dispiace Luigi che non fai più il partito. Avrei aderito”.
Brugnaro: “Lo so Antonio, sei sempre stato coerente con le tue scelte. Te la senti di fare l’addetto alla sicurezza del casinò municipale?”.
Razzi: “Certo! Ho già questo incarico al casinò di Campione d’Italia, che adesso è chiuso. Non puoi assumere le maestranze qui a Venezia?”. 
Brugnaro: “Certo! Lo farò!”.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.