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Un ministro per tutte le regioni

Maurizio Milani

Via l’Umbria, Valle d’Aosta alla Francia, Sardegna e Sicilia accorpate. E Milano con nove milioni di abitanti: sono  alcuni dei progetti che l’Innamorato fisso, prestato alla politica, ha intercettato in post e foto di Francesco Boccia

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Il profilo Facebook di Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, inizia con queste frasi: “Basta con le regioni che si comportano da stati. Ma quale federalismo. L’Italia misura 300 mila chilometri quadrati, basta guardare un mappamondo, quasi non si vede. Uno può dire la Svizzera è più piccola ed è federale. Sì, ma si parlano tre lingue e ci sono diverse confessioni religiose. L’Italia ha: un solo fuso orario; una sola lingua e una religione. Che federalismo volete fare. Ma accentriamo tutto nella capitale. Aboliamo i consigli regionali”.

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Il profilo Facebook di Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, inizia con queste frasi: “Basta con le regioni che si comportano da stati. Ma quale federalismo. L’Italia misura 300 mila chilometri quadrati, basta guardare un mappamondo, quasi non si vede. Uno può dire la Svizzera è più piccola ed è federale. Sì, ma si parlano tre lingue e ci sono diverse confessioni religiose. L’Italia ha: un solo fuso orario; una sola lingua e una religione. Che federalismo volete fare. Ma accentriamo tutto nella capitale. Aboliamo i consigli regionali”.

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Foto n. 1 su Instagram. Bocca posta una foto del nuovo assetto amministrativo italiano. Il Piemonte rimane. La Liguria no. Viene divisa tra Lombardia e Piemonte. La Valle d’Aosta viene data alla Francia (senza che gli amici francesi l’hanno richiesta). Il Triveneto diventa una sola regione con capoluogo Verona. Emilia-Romagna e Toscana rimangono. Diventano un’unica regione Marche, Abruzzo e Molise. Capoluogo Pescara. L’Umbria viene abolita. Il Lazio rimane. Puglia rimane. Campania si prende la Basilicata. Calabria rimane. Le due isolone rimangono, diventano però una regione sola. Capoluogo Catania. E finisce con: “Viva Bobo Vieri”.

  
Foto n. 2 su Instagram. Il ministro con il sindaco di un’isola minore (Montisola sul Lago d’Iseo) festeggia il fondo da lui voluto per aiutare gli abitanti a non abbandonare le isole stesse; o peggio venderle agli Emirati Arabi. Tipo Porta Garibaldi a Milano che è del Qatar. Giustamente.

  
Foto su Twitter. Con la moglie Nunzia De Girolamo: la più bella ministra che l’Italia abbia mai avuto e anche la più bella parlamentare. Il ministro e marito vorrebbe convincere Nunzia a tornare in politica. Non più con Forza Italia, ma con un partito che il ministro Boccia sta mettendo su con il premier Conte (sondaggi: 21 per cento).

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Su Instagram il ministro si fa vedere a torso nudo. Diverse lamentele da parte degli ex Margherita ora Pd. Uno è il già sindaco Rutelli che su Twitter posta: “Vogliamo far saltar giù il governo Conte 2? Allora se non vogliamo ciò qualcuno dica al ministro Boccia che fare il concorrente al Grande Fratello è una cosa…”.

  
Foto n. 509 su Instagram. Boccia su Chi brinda con gli avversari politici a una festa. Interviene ancora Francesco Rutelli su Twitter, stavolta rivolto a Casalino: “Rocco, è il caso di tenere Boccia nell’esecutivo? Vuole abolire l’Abruzzo!”.

  
Foto n. 5 su Facebook. Il famoso scherzo al ministro che a ruota libera parla male di Renzi, seduto su un divano che a un attento esame risulta non a norma. A dire il vero ne ho uno uguale. Ma non sono un ministro della Repubblica. Quindi mi posso permettere arredi non omologati dalla Ue.
Su Facebook il ministro Boccia è quello che ha in assoluto più follower di tutti i suoi colleghi. Ed è secondo nel mondo dopo un ministro dell’Australia.

  
Francesco Boccia su Twitter posta una foto in piazza a Bolzano. Come ministro delle Autonomie è venuto in visita ufficiale, sembra disponibile a cedere il Sud Tirolo all’Austria, ma adesso sta sulle sue per non irritare la componente italiana della città.

  
Francesco Boccia in municipio a Paullo (Mi) posta tutto il suo discorso in diretta Facebook. La diretta in questione segna un record per l’Italia. La seguono sui social 530 mila utenti. Anche Zuckerberg. Boccia esprime francamente le sue intenzioni: “8.000 comuni in Italia sono troppi, in Francia sono 2.100, dobbiamo portare i nostri comuni a quel numero. Quelli sotto i 4.000 abitanti si uniscono con i comuni vicini. I dipendenti dei piccoli comuni vengano a Roma come impiegati di secondo livello. Stiamo trasformando le caserme abbandonate in foresterie per loro”. E ancora: “L’Appennino si sta spopolando, è inutile spenderci dietro soldi. Lasciamolo al suo destino, di natura incontaminata. Se torna il brigantaggio il fenomeno verrà represso, ma non mi auguro ciò. Inutile quindi fare il programma di Rai 3 (‘Il borgo dei borghi’) perché non serve a niente. Sono soldi pubblici spesi per niente”.

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Foto su Instagram. Dal satellite Boccia prende una foto di Londra. E posta: “Perché in Italia non abbiamo delle megalopoli? Londra fa 15 milioni di abitanti, Parigi 12,5. Le popolazioni di Italia, Francia e Gran Bretagna sono uguali. Comincerò con Milano. Portandola dai miseri 1,4 milioni di abitanti a 9. Cominciamo a fare un’area metropolitana che prende dentro: Sesto San Giovanni, 200 mila abitanti; Rozzano, 50 mila” (vedere l’elenco sul sito del Foglio dei comuni attaccati a Milano e che la fanno diventare megalopoli).

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Boccia mette una bella foto dell’isola di Formentera e dice: “Se la Spagna cede all’Italia Formentera noi gli diamo la città di Imperia (completa)”. Poi scrive su Twitter, essendo il 1° aprile… in Spagna si offendono e la visita diplomatica che il ministro doveva fare in Galizia viene annullata.
Il ministro Boccia a Chianciano Terme insieme a un imprenditore e il sindaco. Su Twitter: “Il mio disegno di legge per aprire in autonomia dei casinò è in parlamento. Se passa, ogni comune può ritenere opportuno aprirlo”. Di Maio twitta: “No! Alla proposta di Boccia di apertura dei casinò con solo licenza comunale, non sono bocciodromi (che per me anche questi dovrebbero avere il permesso della prefettura)”. Boccia si offende e minaccia le dimissioni. Interviene Delrio che riesce a mediare. Si parla di un avvicendamento. Boccia ai Rapporti con il Parlamento e viceversa.

  
Francesco Boccia in visita ufficiale a San Marino. Rassicura il governo del posto che l’Italia non ha nessuna mira espansionistica sul Titano. Solo se ci fosse un referendum e gli abitanti volessero l’annessione. Ma è un’ipotesi remota. Al limite vale il contrario. Vorremmo noi lombardi essere di San Marino. Ma solo a dirlo ti arrestano. Giustamente.

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Francesco Boccia ad Andorra perché si decida a essere annessa o alla Francia o alla Spagna. Prosegue: “L’Europa non può più permettersi microstati”.  “Anche Montecarlo rischia?”: alla domanda di un cronista, Boccia risponde: “Per quel che mi riguarda no! Ma bisogna chiedere a Grillo. Scusa, a Conte”.

 
Su Instagram Francesco Boccia posta decine di foto del suo tour in Toscana (la regione più bella). Sinceramente non è un gran successo. Va però dato atto al ministro di aver riportato sui social la verità. Cioè il mancato successo. Foto con i sindaci di Massa e Carrara: alla proposta del ministro di fare un solo comune i due sindaci si alzano. Vanno via senza salutare. Altro insuccesso, però viene generosamente postata dal ministro la sua visita a Siena (la più bella città d’Italia). Il ministro, presenti tutti i rappresentanti delle contrade, propone di abolirle. Facile capire la reazione dei senesi. Boccia deve ritirare la proposta, e per far vedere la sua vicinanza alla città prende la residenza in una contrada, quella del Toro, che è appena stata formata: zona case popolari.

 
Boccia fotografa e posta su Twitter l’Idroscalo di Milano. E scrive: “Vi sembra giusto che una delle 10 meraviglie dell’Italia a pochi metri da viale Forlanini che è di Milano, sia (l’Idroscalo) sotto il comune di Peschiera Borromeo? Ma dove siamo, alle Isole Borromee? No, il comune di Peschiera Borromeo come quello di Peschiera del Garda deve essere sotto il comune ‘metropolitano’ di Milano. Anzi, a questo punto estendiamo l’area metropolitana di Milano fino al primo casello di località con scritto ‘Verona’. Sono 150 km circa” (anche un po’ di più).

 
Su Facebook il ministro mette una foto della Crimea (foto storica che ricorda l’intervento italiano preunitario). Bellissima! Non è che il ministro è nostalgico del Regno di Sardegna?

  
Altra foto: stavolta Boccia è al porto di Sebastopoli vestito da bersagliere (divisa storica, gentilmente offerta dal Museo del Risorgimento di Milano). Interpellanza di un grillino con rimozione direttore Museo. Motivazione: prestito di materiale storico senza permesso degli organi di vigilanza. In pratica un’opera d’arte non può andare all’estero. Anche se c’è un ministro in carica che la tutela. Boccia twitta: “Dispiace per il direttore del Museo, era competente e esperto. Non è giusta la rimozione”.

  
Foto 109 su Instagram. Il ministro in visita alla moglie che sta preparando la puntata zero del suo programma in Rai. Il ministro, molto emozionato, applaude (a ragione) la conduzione della consorte (già ministro dell’Agricoltura). Si parla di ospiti prestigiosi contattati dalla produzione. Tipo Tony Blair e Michelle Obama. La Rai conta molto sullo share di questo nuovo programma. Il ministro, pur invitato, ha declinato l’invito degli autori. Anche se la sua partecipazione sarebbe gratuita (mentre si tratta per Tony Blair intorno alle 500 mila sterline). Il ministro non ritiene opportuno essere al programma della consorte.

 
P.S. Troppo scrupolo signor ministro. Può benissimo fare una sorpresa alla quinta o alla sesta puntata. Non esageriamo con i conflitti di interessi.
Su Instagram posta la foto del libro “Io speriamo che me la cavo”, Mondadori. Scrive il ministro: “E’ il mio libro preferito. Il suo autore Marcello D’Orta ha avuto un’intuizione geniale. Consiglio a tutti di leggerlo”. Posto io sul mio Twitter: “Sono d’accordo al 100 per cento con il ministro, il libro segnalato è veramente bello, da considerare un classico. Dispiace che i comunisti preferiscano la ‘Pescivendola’ di Pennac”.

 
Su Facebook del ministro compare una foto curiosa (ma bella): “I cerchi nel grano, nei campi dell’Inghilterra”. Poi altre. Il ministro commenta: “Com’è possibile che alla sera nel campo non c’era niente e alla mattina ci sono questi pittogrammi? Non penso che uno di notte… e anche… non riesce a farli così precisi”. Io twitto: “Sono d’accordo in pieno con il ministro. Infatti quelli che facciamo la mia banda e io non sono così complicati. Però come hobby ci piace entrare nei campi di notte e disegnarci su”. Il ministro risponde gentilmente al mio post: “Amico, non creare confusione; altrimenti dicono che sono tutti falsi i cerchi nel grano”.

 
Su Facebook: Boccia in viaggio di piacere a Tokyo si fa un selfie mentre entra in quelle cuccette per dormire che ci sono in stazione a Tokyo. Sono per gli impiegati che perdono il treno. Per cui è inutile tornare a casa con il prossimo. Non conviene arrivare a casa, fare il giro del tavolo e tornare a prendere il treno che ti riporta in ufficio a Tokyo. Tanto vale dormire per 5 yen in stazione nella cuccetta. Boccia scrive: “Nonostante lo spazio, c’è tutto. Frigo, tv, riviste di sumo, discomusic anni 80. Dovrebbero fare queste cuccette anche a Roma Termini”.

 
Su Instagram: il ministro Boccia posa con l’omologo giapponese su un isolotto che ha chiesto l’indipendenza. Boccia scrive: “Sto con il governo centrale nipponico. Se tutte le isolette del Giappone vogliono il federalismo dove andremo?”.

 
Boccia nel ritorno dall’oriente si lascia andare con un cronista di TikTok: “Anche gli attuali confini dell’Africa del nord, tirati con un righello dall’Impero britannico, vanno rivisti. Per questo ho già telefonato a chi di dovere”. Cronista: “E chi sarebbe questo chi di dovere?”. Boccia: “Il mitico Arnold, che se non fosse nato in Austria adesso sarebbe presidente degli Stati Uniti”. Cronista: “Ma è repubblicano!”. Boccia: “E allora? I repubblicani della California equivalgono al Pd italiano. Mentre i democratici della California sono come Liberi e Uguali”.
“W Bobo Vieri”, scrive su Twitter.

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