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Innamorato Fisso

Il traghettatore Gentiloni

Maurizio Milani

Il commissario europeo chiamato d’urgenza a Palazzo Chigi. E poi su Instagram lo vediamo prestare giuramento come sindaco di Roma. Una dichiarazione avventata sull’euro e l’incauto acquisto di 1.500 bus a gasolio per l’Atac. Il fotoracconto dai social

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La prima foto di Paolo Gentiloni che vediamo è per il giuramento al Quirinale del suo secondo governo. Chiamato d’urgenza per traghettare a fine legislatura (2023) il nostro paese, Gentiloni conferma tutti i ministri del suo primo esecutivo. La foto è postata sul profilo Instagram del presidente Gentiloni. Come eleganza spicca la ministra Marianna Madia. La più bella donna a capo di un dicastero dall’unità d’Italia a oggi. E anche la più bella donna d’Europa. Seconda foto su Instagram. Breve catering dopo la cerimonia, Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura, presenta ai colleghi alcune tartine biologiche a base di miele e propoli prodotte a Castelporziano, svolta biodinamica della tenuta presidenziale. Ma si dice favorevole.

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La prima foto di Paolo Gentiloni che vediamo è per il giuramento al Quirinale del suo secondo governo. Chiamato d’urgenza per traghettare a fine legislatura (2023) il nostro paese, Gentiloni conferma tutti i ministri del suo primo esecutivo. La foto è postata sul profilo Instagram del presidente Gentiloni. Come eleganza spicca la ministra Marianna Madia. La più bella donna a capo di un dicastero dall’unità d’Italia a oggi. E anche la più bella donna d’Europa. Seconda foto su Instagram. Breve catering dopo la cerimonia, Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura, presenta ai colleghi alcune tartine biologiche a base di miele e propoli prodotte a Castelporziano, svolta biodinamica della tenuta presidenziale. Ma si dice favorevole.

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Foto n. 5, Facebook. Gentiloni mette sul suo profilo la pagina del New York Times con la sua intervista. Il giornalista texano mette in evidenza nell’articolo l’eccellente padronanza dell’inglese da parte di Gentiloni. Foto n. 6, Facebook. Gentiloni posta la pagina del País con la sua intervista. Chi conduce l’intervista premette che il premier italiano parla un fluente spagnolo. Le altre 10 foto sono rispettivamente articoli di giornali del Gabon, del Portogallo, dell’India, della Germania e dell’isola di Formosa. Tutti dichiarano che Gentiloni non ha avuto bisogno di interpreti, parlando benissimo la lingua del paese dove è stampato il quotidiano. Tranne lo Zambia Today che ha avuto bisogno di un interprete. Non si capisce il motivo. Lo Zambia Today esce in inglese.

 

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Foto n. 490 su Twitter. Gentiloni ospite alla convention “labour-day”. La riunione molto bella si svolge a Villa Carlotta a Como. Sono presenti tutti i leader riformisti europei. Piccola contestazione all’entrata da parte di gruppi di sbandati che vivono sopra le colline del lago. Gente che non lavorava anche quando c’era il boom economico. Figurati adesso. Foto n. 13, Instagram. Gentiloni riceve una bottiglia rarissima del Gatto d’oro. La più prestigiosa cantina vinicola del pianeta. Decidono lui e il ministro del lavoro Poletti di stapparla subito e bere un bicchiere insieme ad alcuni attivisti di Carlo Calenda… che però lui non c’è. Quando viene a saperlo si offende.

 

Foto n. 4, TikTok. Gentioni e Lapo Elkann si stringono la mano. Notare la giacca e la cravatta di Lapo color mosto selvatico. Gentiloni gli chiede: “Lapo che bella giacca, dove l’hai fatta?”. Lapo: “L’ho fatta io con il tessuto di un vecchio tendone del teatro Regio di Torino”. Gentiloni: “Hai fatto bene, se ti avanza della stoffa, me ne fai una?”. Lapo: “Certo! Te la mando domani a Palazzo Chigi”. Gentiloni: “Grazie! Avverto il portinaio di non rifiutare il plico!”. Foto n. 731, Instagram. Gentiloni davanti al prefetto di Roma per prestare giuramento come neo sindaco della Capitale. E’ sua intenzione confermare come assessori i ministri del suo governo. E’ la prima volta che accade ciò. La Corte costituzionale, interpellata da Nichi Vendola, sentenzia. “Non c’è niente di rilevante per un nostro intervento. Gentiloni può fare sia il premier che il sindaco. Subito Gentiloni firma l’acquisto per 1.500 pullman a gasolio per l’Atac. Si giustifica con la corrente “green” che sostiene il suo governo: “Era un affare, il comune di Amburgo li vendeva per un euro cadauno. La giunta capitolina cade per questo atto. Gentiloni allora firma la vendita dei bus per euro 21 cad. alla Svezia. Nota per le sue politiche ambientali. Ritrova la fiducia in Campidoglio. E rimane sindaco. Su Instagram vediamo la foto della prima visita all’estero del nuovo primo ministro. In Islanda, nella delegazione ufficiale che riceve il nostro capo di governo, c’è anche miss Islanda. Vincitrice da poco di miss Universo, definita l’ottava meraviglia del mondo, parla benissimo l’italiano, avendo frequentato l’università di Bologna. Dove è stata espulsa per troppa bellezza, turbava le lezioni. Gentiloni mette sul profilo Facebook delle foto di alcune tribù indigene che stanno fisse, nelle terme di acqua tiepida. La ricchezza dell’Islanda è appunto questa. L’ambasciatore italiano a Reykjavik dice a Gentiloni: “Presidente, non si metta in testa di farsi un bagno in questa acque termali, è talmente piacevole che nessuno vuole più uscire. Oltre alla famosa tribù, c’è anche un turista arabo che è dentro da 15 anni. E’ completamente rilassato, la mente libera da preoccupazioni. E’ un’esperienza bellissima. Ma lei presidente con tutte le responsabilità che ha non si può permettere ciò”. Gentiloni accetta il consiglio. La delegazione della Farnesina a seguito si concede un bagno. Infatti poi bisogna tirarli fuori a forza dalle vasche. Alcuni avevano firmato la lettera di dimissioni per rimanere fissi nelle acque termali più belle di sempre.

 

Foto n. 2, TikTok. Il presidente, ospite da Diego Della Valle, inaugura il nuovo stabilimento del noto industriale. Gentiloni a sorpresa dice: “Diego! Te la senti di fare tu il sindaco di Roma?”. Della Valle: “Sì, lo faccio io”. Gentiloni: “Bene, inizi adesso”. Della Valle: “Non avvertiamo le altre istituzioni?”. Gentiloni: “Tu comincia a farlo, poi con calma avvertiamo, ma solo perché prendano atto della staffetta”. Della Valle: “Bravo! Così nessuno può impedircelo prima”. Gentiloni: “Infatti, se manifestavamo questa intenzione, subito ci stoppavano. Invece così…”. Foto n. 42, Instagram. Paolo Gentiloni inaugura un nuovo stabilimento della Barilla. Con lui a tagliare il nastro, Paolo Barilla. Gentiloni a un certo punto dice all’imprenditore: “Paolo! Te la senti di fare il sindaco?” .Paolo Barilla: “Sì! Volentieri”. Gentiloni: “Allora parti subito per la Capitale, qui mi arrangio io nell’avviare lo stabilimento!”.

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Foto n. 72, Twitter. Gentiloni riceve a Palazzo Chigi il sindaco di Liegi. Visita inusuale. I due sono amici fin da ragazzi. Quando entrambi adolescenti frequentavano il liceo Guicciardini a Rotterdam. Liceo oggi chiuso per comunismo, sia dei docenti che del personale non docente. Gentiloni posta diverse foto con il suo amico. Al pomeriggio sono sul lungomare di Sabaudia a bere un tè Lipton. La Lipton vedendo sui social la bellissima foto manda ad entrambi una scatoletta di latta con pregiati filtri di tè indiano. Mai messe in commercio. Perché rarissime. Infatti se bevute poi non ci sono più altri esemplari di quella “cultivar”. Insieme viene recapitato al sindaco di Liegi una teiera dipinta da Gauguin e a Gentiloni una teiera dipinta da un maestro fiammingo. Purtroppo nel trasporto entrambe le teiere vengono rotte e rispedite al mittente che rifiuta il reso, per cui sono in deposito a Milano da Bartolini. Gentiloni nella più bella foto del suo album su Facebook. Nella sala degli Arazzi del Quirinale sposta la disposizione degli arazzi. Ora la sequenza di tali capolavori è più armonica. Nel tirarli giù, uno si sfila: viene prontamente mandato nella sala restauro e torna come nuovo dopo appena 10 minuti. Ma sarà ancora lui? Tanti dicono: “Non è che è stato sostituito con un falso?”. Ma ragioniamo: se avessero voluto sostituire l’originale, avrebbero aspettato più tempo a dire: “Ecco è pronto! Lo abbiamo rammendato!”. Invece se è pronto dopo 10 minuti, vuol dire che il danno era minimo e prontamente riparato è stato riconsegnato e messo al suo posto. Quindi: “Il fatto non sussiste”. Frase postata da Gentiloni sulla sua pagina TikTok, ricordiamo che è una delle più seguite, con 26 milioni di follower. Vediamo adesso su Facebook Gentiloni in visita a una comunità di volontariato (recupero ubriaconi), nell’Auditorium durante il discorso del presidente uno si alza e urla: “Monica ti amo!”. Viene portato fuori dalla sala. Messo in castigo, in una latrina in disuso di quelle mobili, fabbricate con materiali di recupero. Gentiloni chiede: “Ma chi era, un comunista?”. Gli risponde un organizzatore: “No! Uno squilibrato che non è neanche nostro ospite. Lo abbiamo rinchiuso”. Gentiloni invita i responsabili a liberarlo dicendo: “Non siamo nel Medioevo!”. La ringrazio presidente.

 

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Passiamo al social più bello, TikTok. Gentiloni in visita a Berlino come privato cittadino. Posta diverse foto, in una si vede che acquista la maglietta dell’Hertha Berlino. Twitta: “Sono sempre stato tifoso dell’Hertha Berlino, non si capisce perché Monaco e Dortmund debbono essere le capitali del calcio in Alemania. Adesso telefono al mio amico sultano del Brunei perché acquisti il club. L’Hertha Berlino merita una coppa europea da oggi. Anche assegnata d’ufficio. La motivazione per tale premiazione se la inventi l’Uefa. Fair play – club gentlemen most in the world ecc”. Gentiloni dice: “Se ciò non verrà fatto l’Italia uscirà dall’euro”. Tale dichiarazione fa rimbalzare le Borse: Francoforte +5 per cento, Parigi +7, Londra -25, Milano +31. Gentiloni si affretta a smentire. Ma la frittata è fatta. I computer sparano raffiche di vendite. Chi ne fa le spese sono i titoli di stato di una tribù equatoriale. Erano appena stati emessi: da valore nominale certo, dopo le parole di Gentiloni, le quotazioni sono scese a una ghianda. Si rischia di far collassare la già fragile economia della tribù. Il ministro economico telefona a Bruxelles: “Pronto! Cortesemente, vorrei entrare nell’euro al posto dell’Italia”. A Bruxelles rispondono: “Amico! Chiedi alla Bce”. Telefona alla Banca centrale: risponde un impiegato neo assunto. “Sì! Per noi va benissimo! Gli euro li stampate voi o ci arrangiamo qui e li spediamo?”. Ministro: “Non saprei!”. Impiegato: “Per noi una bobina di carta in più o in meno è uguale”. Ministro: “Stampiamo noi qui. La firma sulle banconote del governatore, la posso fare io?” Impiegato Bce (poi licenziato): “Certo! Firmi pure”. Attualmente sono in circolazione circa 1.400 miliardi di euro stampati non a Francoforte. Dichiarati dal Consiglio europeo falsi, essendo così tanti si è giunti a un compromesso. Il valore della banconota “falsa” stampata dalla tribù vale così: da 5 euro = vale 0,50 cent; da 10 euro = vale 0,50 cent; da 50 euro = vale 0,50 cent; da 100 euro = vale 0,50 cent. Il commerciante se si vede esibire tale euro-tarocco è obbligato per legge a prenderlo. Tenendo conto della svalutazione detta sopra.

 

Foto n. 1.207, Instagram. Il presidente Gentiloni dichiara che ha appena firmato un decreto. Vietato l’uso della carta negli uffici pubblici. Questo per tutelare le foreste. La legge entrerà in vigore nel 2072, salvo intese. Foto del Consiglio dei ministri. Al tavolo ci sono tutti. Gentiloni posta su Twitter: “Vedete, ci siamo tutti e prima di iniziare a discutere gli ordini del giorno, canteremo insieme al coro degli Alpini di Sondrio. Sono venuti a farci visita senza avvertire. Ma cosa facevo? Non potevo buttarli fuori!”. Subito posta la foto del coro degli Alpini tra i componenti del governo. Alcuni si allungano sul tavolo ma subito dicono: “Ho fatto per finta a fare il maleducato, so come ci si comporta in certi contesti”. L’Alpino in questione comunque viene allontanato da Palazzo Chigi. Nell’uscita si scusa ancora per la caduta di stile. Ma ripete: “Facevo apposta”. Gentiloni accetta le scuse e lo fa rientrare. Lo stesso soggetto poco dopo digerisce in modo da caserma. Viene di nuovo allontanato. Si scusa. Gentiloni accetta le scuse e lo fa accomodare insieme agli altri. Non avrà altri comportamenti poco nobili. Anzi sarà rispettoso del cerimoniale più di altri. Finiamo con l’ultima foto messa su Instagram del primo ministro. E’ ospite a Fox Tv. Insieme al premier giapponese. Nel camerino in attesa del programma il premier nipponico si complimenta con Gentiloni per la perfetta padronanza della lingua giapponese. Gentiloni ringrazia e dice: “E’ la lingua straniera che amo di più”. Segue invito ufficiale in Giappone, subito per oggi, durante il programma sulla tv Usa. Gentiloni a domanda risponde: “Non so; vediamo, prenderò una decisione seguendo gli eventi in corso”. La domanda era: “Scusi presidente! Ma in Italia che ore sono?”. Gentiloni appena assunto il ruolo di sindaco di Roma lascia il suo incarico presso l’Unione europea, che respinge le dimissioni e lo riconferma. Lui a questo punto si dichiara non disponibile. L’Unione si offende e sanziona l’Italia per una cifra al vaglio degli uffici di Strasburgo. Si parla di 250 euro in contanti, che il ragioniere dello stato deve portare oggi alla dogana con l’Austria oggi. Se può. Se no anche domani, ma sarebbe meglio oggi!

 

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