Non sono mancati attimi concitati in aula, ma alla fine il
ddl Cirinnà ha ottenuto 369 "sì" alla Camera dei deputati. Per il premier Matteo Renzi è già un "giorno di festa", come ha scritto oggi su Facebook, prima ancora che venisse votata la fiducia. Boschi, in prima linea in aula, ha parlato di "un traguardo storico". Con questo provvedimento, le coppie omosessuali potranno rendere legittima la loro unione, e anche le coppie eterosessuali potranno stipulare "contratti di convivenza". Rimarranno esclusi però gli articoli 3 e 5, bocciati nella precedente votazione del Senato: la stepchild adoption e l'obbligo di fedeltà. Ciò significa che le coppie gay non potranno adottare il figlio del partner (biologico o adottato), né saranno vincolati al dovere di reciproca fedeltà, previsto invece nel matrimonio tradizionale.