La Camera ha votato, avanti tutta. E' un
primo passo verso l'impeachment – cioè la messa in stato d'accusa – dell'attuale presidente del Brasile, Dilma Rousseff. La strada, comunque, è ancora lunga: adesso la palla passa al Senato che dovrà decidere se approvare la richiesta o meno. Dopodichè, la presidente avrà 180 giorni di tempo per difendersi davanti ai giudici della Corte costituzionale, e il Senato dovrà votare una seconda volta. Intanto, i brasiliani ostili al governo di Rousseff hanno accolto la notizia festeggiando per le strade di San Paolo con manifesti, maschere, bandiere e un entusiasmo che è stato paragonato alla vittoria di un mondiale di calcio.