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La Sfinge arriva a Honolulu

Pierangelo Buttafuoco

Preceduta da facchini carichi di un’infinità di bagagli, perseguitava i villeggianti con indovinelli, enigmi e problemi

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Pure questa, pure la Sfinge che arriva a Honolulu doveva vedere Anacleto sempre più disperato dietro a Merlino, ormai acclamato barman. Arrivava, Sfinge, preceduta da facchini carichi di un’infinità di bagagli (anche una trousse di cosmetici) e cercandosi un crocicchio – una fontanella, un albero, un distributore di chewing gum – perseguitava i villeggianti con indovinelli, enigmi e problemi. “Non c’è problema” avrebbe voluto dire Merlino considerando il rischio di complicare la trama ma arrivava Anacleto a risolvere il tutto: “Il modo per chiudere la bocca a Sfinge, caro il mio mago, è solo uno, tappare le proprie orecchie”.

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