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I giornalisti elettori di Occhetto

Pierangelo Buttafuoco

Essere incapaci di riconoscere la realtà delle cose. Rivedere il braccio di ferro tra Berlusconi e il capo dell'ex Pci

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Qualche sera fa Enrico Mentana, nel suo Bersaglio Mobile su La7, ha mandato in onda il celeberrimo Braccio di ferro, lo scontro tivù dagli studi del Tg5 che vide Berlusconi e Occhetto nel primo confronto del bipolarismo che fu. Da un lato Sua Emittenza, dall’altro – per dirla con Cossiga – lo Zombie coi baffi, il capo dell’ex Pci. Con gli occhi di oggi non c’era gara – come potevano mai sperare di farcela, i comunisti? – ma il dettaglio che resta è quello dei giornalisti chiamati da Mentana a fare domande e testimonianza. Nessuno di loro si rendeva conto di cosa stava succedendo. Tutti quanti, insomma, elettori di Occhetto. E non si sta discutendo adesso la legittima scelta politica, piuttosto la spaventosa incapacità del giornalismo di riconoscere la realtà delle cose. Specialmente nel suo nascere.

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