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Il 5 maggio di Bobby Sands

Pierangelo Buttafuoco

Nel 1981 il combattente irlandese moriva nella prigione inglese di Long Kesh portando a compimento lo sciopero della fame

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C’è un altro 5 maggio. È quello di Bobby Sands. Il 5 maggio del 1981 muore – portando a compimento lo sciopero della fame – nella prigione inglese di Long Kesh. Il combattente irlandese, prigioniero politico, esce dalla cella con una croce d’oro sul petto, dono di Giovanni Paolo II. Il Pontefice, capo di quella comunità di ribelli, aveva supplicato quel soldato di tornare alla vita. Bobby Sands, patriota, non cede rispetto al suo proposito e va incontro al martirio. Fiat voluntas Dei, mormora il tonante polacco alla notizia della morte dell’irlandese. Oggi è un 6 maggio. Solo un giorno in più nella lotta di Bobby Sands (che vive ancora).

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