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Lancillotto e Ginevra, in viaggio per Cinecittà

“C’è sempre chi, per essere, deve andarsene via”

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La lacrima, il sorriso e il pensiero – ieri – sono entrati alla fermata Flaminio della metropolitana di Roma e senza cercare posto si sono sistemati in piedi sul giunto che collega due vagoni. Si sono messi dove la pedana è precaria – dove in ogni curva è precario l’equilibrio – e lì hanno giocato a “se cadi cado anch’io”, “se ti alzi mi alzo anch’io” facendo scoppiare l’allegria a Lancillotto e Ginevra che se ne stavano seduti, in viaggio verso Cinecittà, per le loro prove d’amore. “C’è sempre chi, per essere, deve andarsene via” ha detto il sorriso alla lacrima in un sussurro per non farsi sentire dalla Regina e dal suo Cavaliere. Ma il pensiero, come al solito, ha voluto dire la sua. A sproposito, e ad alta voce – “C’è sempre chi per vivere è costretto a vivere” – facendo smarrire nella tristezza i due, ormai separati: lui a terra e lei in piedi, per scappare via.

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